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Lamberto Boranga, l’ex Fiorentina para ancora a 82 anni: «Il segreto? Sesso, sport e cibo sano. Ho incontrato il calcio in un pacchetto di gomme»

18 Agosto 2025 - 11:42 Alba Romano
lamberto boranga fiorentina portiere
lamberto boranga fiorentina portiere
L'ex portiere, ma anche medico e recordman di atletica, giocherà alla Trevana nella Prima categoria umbra: «Emozionato come alla prima in Serie A»

A 82 anni suonati, quasi 83, Lamberto Boranga non ha la minima intenzione di schiodarsi dalla porta di calcio. Vestito alla antica, guantoni sempre tra le mani, si prepara al suo esordio con la Trevana, nella prima categoria umbra dopo una carriera passata a rimbalzare tra i pali di Serie B e Serie A: «Sono emozionato come all’esordio con la Fiorentina nel 1966», racconta al Messaggero. «Ai miei compagni cosa dico? Di far tirare ogni tanto gli avversari, altrimenti mi annoio».

L’incontro fortuito con il calcio: «Io in porta perché in attacco ero troppo forte»

Nato a Foligno ma cresciuto nel Perugia, Lamberto Boranga ha trascorsi in Fiorentina, Reggiana, Brescia, Cesena, Varese, Foligno e Parma. Ma con il calcio è stato un colpo di fulmine completamente casuale: «A 6 anni ho rischiato la vita mentre passeggiavo con mio nonno. A un tratto gli mollo la mano e attraverso la strada, non mi hanno investito per un pelo. Mi è arrivato un bello scappellotto, ma ho ricevuto anche 10 lire con cui, tra i lacrimoni, mi sono comprato un pacchetto di gomme da masticare. Scartandolo scopro di aver vinto un pallone, lì è iniziato tutto». Giocava in attacco, poi la scoperta ella porta: «Mi hanno spostato perché ero troppo bravo».

I record mondiali in atletica e il lavoro di medico: «La mia età non è quella anagrafica»

Senza mai abbandonare il calcio, si è dato all’atletica: medaglia di bronzo nel salto triplo ai mondiali Master 2025, primatista italiano di salto in alto Master over 45 e nel triplo over 65, record mondiale di salto in lungo over 60 con 5.47 ottenuto agli Europei nel 2008. In parallelo, continua il suo lavoro di medico: due lauree in biologia e medicina prese quando giocava al Parma, specializzandosi in virologia, medicina interna, cardiologia e medicina dello sport. Il segreto: «Sesso, sport e cibo sano. Sono un salutista, faccio una buona colazione e poi un pasto, per scelta il pesce e non la carne. Il riso integrale è al primo posto. Lo yogurt greco quando mi alzo, con fragole, mirtilli e una banana. La verdura di ogni colore, specie la sera. Il caffè è un antinfiammatorio per chi non ha la pressione alta». Dopo sette anni lontano dai campi per qualche problemino al menisco, è tutto pronto per l’ennesimo esordio: «Biologicamente ho almeno 25 anni di meno. Fino ai 70 ero un leone ma l’età per me non è quella anagrafica».

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