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«Sospendiamo Israele dalle competizioni internazionali», la richiesta degli allenatori italiani alla Figc: «È un imperativo morale»

Renzo Ulivieri aiac
Renzo Ulivieri aiac
In una lettera indirrizzata al presidente Gravina, l'Associazione Italiana Allenatori di Calcio ha chiesto alla Figc di fare pressioni su Fifa e Uefa per escludere le squadre israeliane dalle competizioni

«Una partita di calcio, preceduta dagli inni nazionali, può essere considerata solo una partita di calcio?», con questa domanda si apre la lettera-appello scritta dall’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, Aiac, e indirizzata al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e a tutte le componenti federali, chiedendo che il calcio italiano si faccia promotore di una richiesta a Uefa e Fifa: la sospensione temporanea di Israele dalle competizioni sportive internazionali. La lettera è firmata dal presidente Renzo Ulivieri, e riporta il parere unanime del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Aiac: «Un’azione non solo simbolica, ma necessaria, che risponde a un imperativo morale», si legge nel documento.

«Esclusione temporanea di Israele»

Nella lettera, l’associazione sottolinea la gravità della situazione a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, dove le operazioni militari israeliane hanno provocato «decine di migliaia di morti civili palestinesi», compresi numerosi sportivi, come la stella del calcio palestinese Suleiman al-Obeid. Quella espressa nella lettera non è una posizione ideologica, afferma l’Aiac, ma si tratta di una richiesta coerente con i valori stessi dello sport: «La Figc promuove l’esclusione dal giuoco del calcio di ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza. Davanti alle stragi quotidiane, crediamo sia doveroso proporre a Uefa e Fifa l’esclusione temporanea di Israele».

Le prossime sfide tra Italia e Israele

Il presidente Ulivieri ha ribadito come «i valori di umanità, che sostengono quelli dello sport, ci impongono di contrastare azioni di sopraffazione dalle conseguenze terribili». Sulla stessa linea i vicepresidenti Camolese, Vossi e Perondi, che hanno sottolineato come «non sia possibile voltarsi dall’altra parte davanti a troppi morti innocenti, tra cui tanti giovani e sportivi». Il messaggio dell’Aiac arriva a poche settimane dalle due sfide in calendario della Nazionale italiana contro Israele, l’8 settembre e il 15 ottobre, rispettivamente la sesta e l’ottava giornata del gruppo I delle qualificazioni al mondiale.

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