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La storia dei 193 docenti nelle Marche costretti a rifare il concorso a settembre, a scuole già iniziate, per gli errori della commissione. Cosa è successo

20 Agosto 2025 - 19:04 Ygnazia Cigna
concorso 253 presidi ricorso tar
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Griglie sbagliate e valutazioni fuori norma avevano portato all’annullamento di esiti e graduatorie. E se inizialmente agli insegnanti era stato promesso di rifare gli orali in tempi utili, ora si ritrovano a doverli sostenere proprio quando dovranno già essere in classe con i loro studenti

Sarà il 27 agosto, con i candidati il cui cognome inizia per L, a prendere il via la ripetizione degli esami orali del concorso per la scuola primaria nelle Marche. In totale dovranno presentarsi 193 candidati, tra ex bocciati e promossi, suddivisi in gruppi da 16 al giorno. Un calendario che inevitabilmente si protrarrà oltre la data ufficiale di riapertura delle scuole a settembre. Così, molti docenti costretti a ripetere l’orale a causa degli errori della commissione si ritroveranno a doverlo affrontare proprio nei giorni in cui saranno già tornati in classe con gli studenti. «Io ho l’estrazione della traccia e la prova i primi di settembre, ma una mia collega con il cognome che inizia con la B è stata convocata per il 18 settembre. Almeno fino a fine mese gli esami andranno avanti. Questo significa che molti di noi sosterranno le prove a scuole già iniziate», racconta a Open una docente candidata.

Una docente a Open: «Una beffa»

«Ci sarà solo una commissione a giudicare tutti noi 193 docenti perché siamo meno di 500 candidati», precisa l’insegnante. Inizialmente, l’Ufficio scolastico regionale delle Marche aveva dichiarato che avrebbero organizzato le prove da rifare in tempi utili per i docenti. Organizzazione che, però, non è riuscita. «Pubblicamente avevano detto che entro il 10 settembre tutti i docenti sarebbero entrati di ruolo e avrebbero occupato i posti che spettavano dopo il concorso, ma si è rivelato impossibile. I tempi tecnici per poterlo fare non c’erano perché dall’estrazione della lettera devono passare 15 giorni, deve essere creata una nuova commissione e reperire i docenti in questo periodo non è facile. Oltre a dover preparare le domande e le tracce. Non ci sorprende, infatti, che due docenti della nuova commissione siano ex insegnanti attualmente in pensione», prosegue la candidata. Dall’Ufficio scolastico regionale fanno, infatti, sapere che per adempimenti burocratici, non sono riusciti a chiudere il calendario delle prove da rifare prima di settembre. «È chiaro che servivano tempi lunghi, ma l’errore è stato a monte. Per me quella prima tornata di orali è stata una vera truffa: errori così grossolani non avrebbero dovuto esserci e ora siamo tutti costretti, promossi e bocciati, a ripetere la prova», conclude la docente.

Griglie sbagliate, errori e valutazioni fuori norma

Il caos è nato a maggio, quando alcuni partecipanti avevano chiesto l’accesso agli atti dopo l’orale. Dalle carte era emerso un vero e proprio pasticcio: punteggi errati, griglie di valutazione sbagliate e assenza di riferimenti alle Indicazioni Nazionali. Insomma: il modo in cui i docenti erano stati valutati era completamente sbagliato. Queste anomalie sono così arrivate sul tavolo del ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha fatto annullare tutte le prove e le relative graduatorie, imponendo la ripetizione degli orali. Questi ultimi ora inizieranno la prossima settimana e andranno avanti a rientro a scuola inoltrato.

La beffa di settembre

Così, mentre gli studenti torneranno sui banchi, centinaia di candidati saranno ancora impegnati negli orali di un concorso che si sarebbe dovuto concludere mesi fa. «Noi abbiamo fatto il nostro dovere», commenta la docente, «ma per colpa di errori non nostri dobbiamo rimetterci di nuovo. E intanto la scuola rischia di partire senza gli insegnanti di ruolo».

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