Trump contro Zelensky: «È il più grande venditore del mondo. Putin non vuole incontrarlo, non gli piace»


Un passo avanti e dieci indietro. Ieri il presidente Trump, che mira a un incontro tra il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky, ha attaccato il numero uno di Kiev, definendolo «il più grande venditore del mondo». «Ogni volta che se ne andava dalla Casa Bianca si portava via milioni di dollari», ha aggiunto Trump precisando che ora gli USA «non spendono più soldi per l’Ucraina». Quelle dichiarazioni venivano pronunciate mentre Zelensky incontrava l’inviato speciale Usa Keith Kellogg e affidava a X un messaggio di ringraziamento proprio agli americani: «Apprezziamo la disponibilità degli Stati Uniti a far parte dell’architettura di sicurezza per l’Ucraina, e i nostri team stanno lavorando attivamente per modellarla. Ci aspettiamo che le basi chiave della sicurezza vengano definite a breve». Nel fine settimane le delegazioni russe e ucraine dovrebbero incontrarsi per impostare i colloqui. Ma il condizionale è d’obbligo. «Putin non vuole incontrare Zelensky perché non gli piace», ha dichiarato ieri Trump, spiegando che la questione è emersa proprio durante una chiamata con il numero uno del Cremlino. «Tutte le conversazioni con lui sono buone — ha aggiunto — poi arriva una nuova bomba su Kiev o su qualche altra città».
Gli accordi energetici tra Russia e USA negli ultimi negoziati
Funzionari Usa e russi hanno discusso di diversi accordi energetici a margine dei negoziati di questo mese per la pace in Ucraina. Lo riporta Reuters online, citando cinque fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui gli accordi sono incentivi per incoraggiare il Cremlino ad accettare la pace. Nello specifico si punta al fatto che Exxon Mobil rientri nel progetto russo di petrolio e gas Sakhalin-1 ed è stata aperta anche la possibilità che Mosca acquisti attrezzature Usa per i suoi progetti di Gnl. Di rimando gli americani dai russi potrebbero acquistare navi rompighiaccio a propulsione nucleare.