«Nemmeno Zelensky è totalmente innocente», Trump torna alla carica su Ucraina e Putin. Lo schiaffo a Lavrov: «Perché dice stronzate»


«Nemmeno Zelensky è totalmente innocente», ha detto Donald Trump, che torna a parlare del presidente ucraino dopo averlo già definito «il più grande venditore del mondo». Il presidente Usa ha parlato durante una riunione di governo, senza però specificare quali siano le colpe che attribuisce a Zelensky. Nonostante gli alti e i bassi con Zelensky, ora Trump assicura: «ci vado d’accordo». A proposito poi della guerra russo-ucraina, che prometteva di risolvere in 24 ore, Trump insiste: «Riuscirò a farcela». Anche perché, ha spiegato, «solo io posso risolvere il conflitto in Ucraina». Un privilegio dettato dal fatto che Trump non solo dice di vantare buoni rapporti con Zelensky, ma anche con la controparte russa. Anche con Vladimir Putin, ha detto, «Ho un buon rapporto».
La provocazione del ministro russo
«Non importa quello che dicono, tutti si atteggiano, sono solo stronzate». Così Donald Trump ha commentato le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sulla illegittimità di Zelensky per condurre la trattativa di pace. L’insinuazione del Cremlino riguarda le mancate elezioni, dopo la scadenza del mandato del presidente ucraino. Voto che non viene ancora convocato nell’Ucraina sotto le bombe russe, essendo in vigore la legge marziale.
«Basta soldi all’Ucraina»
Un passo avanti e dieci indietro. Ieri il presidente Trump, che mira a un incontro tra il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky, ha attaccato il numero uno di Kiev, definendolo «il più grande venditore del mondo». «Ogni volta che se ne andava dalla Casa Bianca si portava via milioni di dollari», ha aggiunto Trump precisando che ora gli USA «non spendono più soldi per l’Ucraina». Quelle dichiarazioni venivano pronunciate mentre Zelensky incontrava l’inviato speciale Usa Keith Kellogg e affidava a X un messaggio di ringraziamento proprio agli americani: «Apprezziamo la disponibilità degli Stati Uniti a far parte dell’architettura di sicurezza per l’Ucraina, e i nostri team stanno lavorando attivamente per modellarla. Ci aspettiamo che le basi chiave della sicurezza vengano definite a breve». Nel fine settimane le delegazioni russe e ucraine dovrebbero incontrarsi per impostare i colloqui. Ma il condizionale è d’obbligo. «Putin non vuole incontrare Zelensky perché non gli piace», ha dichiarato ieri Trump, spiegando che la questione è emersa proprio durante una chiamata con il numero uno del Cremlino. «Tutte le conversazioni con lui sono buone — ha aggiunto — poi arriva una nuova bomba su Kiev o su qualche altra città».
Gli accordi energetici tra Russia e USA negli ultimi negoziati
Funzionari Usa e russi hanno discusso di diversi accordi energetici a margine dei negoziati di questo mese per la pace in Ucraina. Lo riporta Reuters online, citando cinque fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui gli accordi sono incentivi per incoraggiare il Cremlino ad accettare la pace. Nello specifico si punta al fatto che Exxon Mobil rientri nel progetto russo di petrolio e gas Sakhalin-1 ed è stata aperta anche la possibilità che Mosca acquisti attrezzature Usa per i suoi progetti di Gnl. Di rimando gli americani dai russi potrebbero acquistare navi rompighiaccio a propulsione nucleare.