Il piano di Trump per la Striscia di Gaza: «Merita il Nobel per la Pace»


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ospiterà oggi un incontro su Gaza alla Casa Bianca. E si aspetta che la guerra di Israele nei territori palestinesi si concluda entro la fine del 2025. Ad annunciarlo è stato l’inviato speciale Usa Steve Witkoff, mentre il Segretario di Stato Marco Rubio incontrerà il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar a Washington alle 15 ora locale (le 19 in Europa). Trump aveva promesso una fine rapida per la guerra in Medio Oriente durante la campagna elettorale del 2024, così come per la questione ucraina. A quasi sette mesi dall’inizio del suo mandato entrambi gli obiettivi non sono stati raggiunti.
L’incontro
Nelle ultime settimane le immagini dei palestinesi affamati hanno alimentato le critiche nei confronti di Israele e della comunità internazionale, incapace di reagire. Witkoff durante un’intervista rilasciata a Fox News ha detto che gli Usa hanno un piano postbellico per la Striscia. «Un piano molto completo», ha specificato senza fornire ulteriori dettagli. Alla domanda se Israele avrebbe fatto qualcosa di diverso per porre fine alla guerra e ottenere il rilascio degli ostaggi, Witkoff ha risposto: «Pensiamo che risolveremo la questione in un modo o nell’altro, sicuramente prima della fine dell’anno». E ha affermato che Israele era disponibile a proseguire i colloqui con Hamas. Che avrebbe a sua volta manifestato la sua disponibilità a un accordo.
Il bilancio
Secondo i dati del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, da ottobre 2023 sono morti 62 mila palestinesi negli attacchi israeliani. La città soffre una crisi alimentare e viene sfollata. È in atto una crisi alimentare e Israele è stato accusato di crimini di guerra e genocidio. Il 7 ottobre 2023 Hamas ha attaccato civili e militari israeliani uccidendo 1.200 persone e predendo 250 ostaggi. Di questi sarebbero rimasti vivi in venti. L’agenzia di stampa Afp ha fatto sapere che ieri Trump ha riunito l’intero governo nella cabinet room della Casa Bianca, in una riunione fiume durata 3 ore e 16 minuti davanti alle telecamere. Il presidente ha fatto un monologo di 45 minuti sui suoi risultati. Poi ha dato la parola ai 30 tra uomini e donne rimasti seduti in silenzio.
Il Nobel per la Pace
«Questo è il governo più grande che lavora per il presidente più grande», ha dichiarato il Segretario al Commercio Howard Lutnick. «E voglio solo ringraziarla. Lavorare per lei, signor Presidente, è la migliore esperienza della mia vita», ha aggiunto l’imprenditore. Il suo inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, così come per il Medio Oriente Witkoff si è spinto oltre, parlando della guerra nella Striscia di Gaza. «Mentre fornivamo cibo e aiuti (…) la gente la applaudiva (…) e non credo che lei sia stato adeguatamente ricompensato per questo», ha detto. Quindi, «c’è solo una cosa che desidero: che il Comitato per il Nobel (per la Pace) si renda conto che lei è l’unico e il miglior candidato per questo Premio Nobel. Il suo risultato è un punto di svolta nel mondo di oggi», ha concluso Witkoff tra gli applausi.
Il governo aperto
Il sito di fact-checking FactbaseFeed su X ha calcolato che questo è stato il discorso televisivo più lungo di Trump da quando è alla Casa Bianca. Secondo Trump è stato «qualcosa che non è mai stato fatto prima, qualcosa di veramente buono in ciò che facciamo e in ciò che siamo: un governo aperto». Fotografi, fonici e giornalisti, che hanno potuto porre alcune domande alla fine, sono rimasti in piedi dietro i ministri per più di tre ore. Poi ha preso in giro il suo ministro degli Esteri, che aveva sonoramente sconfitto alle primarie del Partito Repubblicano prima delle elezioni presidenziali del 2016. «Marco, penso che tu sia nato per questo incarico (quello di segretario), non dovresti mai candidarti per un altro incarico».
Taylor Swift
Quanto al Procuratore Generale Pam Bondi, «non dirò mai che è bella perché sarebbe la fine della mia carriera politica», ha scherzato il presidente. Che infine si è persino congratulato con la pop star Taylor Swift per il suo imminente matrimonio con il giocatore di football americano Travis Kelce. Nonostante avesse ripetutamente affermato di «odiarla».