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Il segreto di Emma Mazzenga, atleta a 92 anni: «Alzatevi dal divano. E mai a casa un giorno intero»

27 Agosto 2025 - 06:07 Alba Romano
emma mazzenga velocista 92 anni
emma mazzenga velocista 92 anni
La detentrice di 11 titoli mondiali spiega la sua ricetta: dormo poco, mi muovo sempre e mi alleno ogni giorno

Emma Mazzenga, 92 anni e campionessa di atletica, è diventata un caso di studio. Il Washington Post ha raccontato nei giorni scorsi delle ricerche scientifiche promosse da università come la Marquette di Milwaukee e quella di Pavia per spiegare come faccia ad avere «i muscoli di una settantenne e l’ossigenazione cellulare di una ventenne. Mi sembra incredibile. Una cosa è certa: io ferma non ci sono stata mai», dice oggi al Corriere della Sera. Mazzenga detiene 11 titoli mondiali, 31 europei e 115 italiani. E nel colloquio con Alice D’Este spiega la sua ricetta per la salute: «Ho sempre dormito poco. Quando andavo a scuola (ha insegnato scienze al liceo scientifico, ndr) preparavo le lezioni dalle 5 alle 7 di mattina. E anche oggi, alle cinque, mi faccio il caffè, poi torno a letto a leggere. Faccio colazione sulle otto, con un panino al prosciutto. Poi esco».

Sveglia presto e alimentazione controllata

Mazzenga spiega che impegna il tempo al mattino «a fare la spesa al mercato oppure faccio un po’ di pulizie. Dopo pranzo mi riposo un paio d’ore leggendo e poi esco nuovamente per andare al cinema, al gruppo lettura, per incontrarmi con le amiche o per allenarmi. La sera guardo la televisione, vado a letto verso le 23». Dice di mangiare «un po’ di tutto. Adesso che sono anziana limito le porzioni. A pranzo mi preparo 30 o 40 grammi di pasta o riso, cui aggiungo un secondo e la verdura cotta. Alterno carne e pesce. La sera invece mi basta un po’ di verdura e un pezzetto di formaggio. Ah, ogni giorno bevo mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo e mezzo a cena. E ogni tanto mi faccio qualche ricetta veneta».

Il movimento

Dice che preferisce muoversi a piedi da sempre: «Anche oggi adopero l’auto solo due volte a settimana per andare ad allenarmi. La mia vita non è mai stata sedentaria. Con mio marito che era istruttore di roccia d’estate andavamo in montagna, d’inverno a sciare. Perfino durante il Covid correvo nel corridoio di casa mia. Dopo un’ora di allenamento, quando mi faccio la doccia, mi sento benissimo». Sui titoli che invece invece è modesta: «Diciamocelo, ora ho poche concorrenti (sorride). A gennaio 2024 ho stabilito un nuovo record mondiale nei 200 metri indoor per la categoria W90 (over 90 anni) e nello stesso anno ho abbassato di oltre un secondo il tempo in outdoor. Lo dico a tutti: non è mai troppo tardi!».

Il divano

Anche se «non siamo tutti atleti. Intendo dire che non è mai troppo tardi per la socialità e il movimento. Io sono rimasta vedova a 55 anni, la corsa mi ha aiutato moltissimo. È una questione chimica, sono le endorfine. Ma è anche legato al benessere che ti dà stare con gli altri». Un’indicazione per l’elisir di lunga vita? «Alzarsi dal divano. Non rimanere mai a casa un giorno intero. Stare chiusi tra quattro mura porta tristezza, depressione e non aiuta né la mente né il corpo».

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