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Musumeci: «Il pm fa il killer, il giornalista ne scrive». L’Anm non ci sta: «Delegittima i magistrati»

31 Agosto 2025 - 21:46 Stefania Carboni
nello musumeci
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«I killer sono quelli che la magistratura italiana, in collaborazione con le forze dell'ordine, assicurano alla giustizia», spiega l'associazione delle toghe in una dura nota di replica al ministro

«La magistratura è politicizzata, è sotto gli occhi di tutti. E gran parte dei magistrati che ha fatto carriera in Italia proviene dalle file della sinistra, alcuni erano anche dirigenti delle organizzazioni giovanili. Il magistrato ha il compito di fare il ‘killer’, la stampa ha il compito di darne notizia». Queste le dichiarazioni del ministro della Protezione civile Nello Musumeci, ospite ieri sera dell’Etna Forum a Ragalna, in provincia di Catania. Parole che fanno discutere e hanno scatenato la reazione dell’Anm. «Ci sono decine di casi di uomini e donne della politica, incriminati e sbattuti in prima pagina come mostri, accusati di chissà quante infamie, e dopo anni prosciolti in istruttoria o assolti perché il fatto non sussiste, ma intanto la carriera politica è stata distrutta per sempre», ha sottolineato il ministro.

Anm: «Parole gravi e offensive»

L’Associazione nazionale magistrati ha risposto irritata bollando come «gravi e offensive» le parole del ministro Musumeci. «Definire i magistrati ‘killer’ non è solo un insulto gratuito, ma un tentativo di delegittimare chi ogni giorno applica la legge nell’interesse dei cittadini», scrivono le toghe. «Chi ricopre incarichi di governo dovrebbe misurare le parole, invece di alimentare sospetti e propaganda contro chi ha il solo compito – costituzionale – di rendere giustizia. I killer sono quelli che la magistratura italiana, in collaborazione con le forze dell’ordine, assicura alla giustizia rendendo l’Italia il Paese con il tasso di omicidi più basso dell’Unione europea. La magistratura non è né braccio armato né strumento politico: chi la descrive così dimostra di non avere rispetto né per le istituzioni né per la verità», conclude la nota.

Il ministro contro i giornalisti: «L’uso spregiudicato della stampa su atti riservati non ha bisogno di commenti»

Nel suo discorso, ieri sera, Musumeci non ha risparmiato parole dure anche alla stampa. «Non c’è dubbio che in questa filiera, una componente essenziale sia stata, nel passato, una certa stampa, non tutta. E ancora oggi, quando si pubblicano atti riservati da parte della magistratura, mi chiedo chi trasmette dal palazzo di giustizia alla redazione del giornale quel documento privato? E poi l’uso spregiudicato che ne fa la stampa non ha bisogno di commenti», ha commentato il ministro. E infine: «Spero che magistratura e politica ritrovino equilibrio».

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