Chi c’è dietro la piattaforma Phica: individuato un 45enne di Firenze


Secondo quanto riporta il quotidiano Domani si chiama Vittorio Vitiello, ha 45 anni e risiede a Firenze l’uomo che, secondo gli investigatori italiani, starebbe attualmente dietro il sito Phica, piattaforma segnalata e denunciata da decine di donne italiane. L’uomo, nato a Pompei e titolare dal 2023 di una piccola società in Italia, risulterebbe l’amministratore del sito www.phica.eu. , online dal 2005. Al momento la piattaforma, su cui venivano caricate anche senza consenso foto e video di donne ignare, non è disponibile. In home compare la scritta «Attenzione! Phica è un sito per adulti, con contenuti sessualmente espliciti».
Tutto parte dalla denuncia della sindaca di Firenze Funaro
Il 45enne su cui si stanno concentrando le indagini è già stato ascoltato a Firenze dopo la denuncia presentata dalla sindaca Sara Funaro. Foto della prima cittadina, assieme a quelle di altre esponenti politiche, erano finite sul sito Phica.eu con commenti sessisti e volgari. Nel 2019, riporta il Corriere della Sera, Vitiello fu interrogato dalla polizia postale, mostrandosi collaborativo e fornendo gli indirizzi Ip. Ma negli ultimi tempi sarebbe nascosto dietro i nickname Phica Master e Boss Miao per gestire in anonimato il sito, appoggiato su server russi e cinesi.
Vertice in procura a Roma con la polizia postale
In queste ore si è tenuto alla Procura di Roma un vertice in merito all’attività della piattaforma e sul caso del gruppo Facebook “Mia moglie”. Gli investigatori della polizia postale hanno incontrato per circa due ore il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini che, a breve acquisirà, una prima informativa. Poi verrà aperto un fascicolo. Fra i reati che potrebbero essere ipotizzati dai pm capitolini ci sono diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (612 ter.), diffamazione ed estorsione.
Il commento di Funaro, la sindaca che ha denunciato Phica
«È una buona notizia, attendiamo l’esito delle indagini, ma intanto adesso ringrazio tutti i livelli istituzionali che stanno lavorando per la celerità con cui hanno individuato il presunto responsabile. Ho sporto denuncia non solo per me ma per tutte le donne. E invito tutte a farlo quando accadono episodi simili. Denunciate, non tacete, non lasciate che restino sotto silenzio fatti gravi e vergognosi come questo. È violenza, anche quando accade in quel mondo ancora troppo privo di regole e controlli come il web. Dobbiamo esserne tutte consapevoli. E non avere alcun timore o vergogna a far sentire la nostra voce. È chi commette questi gesti indegni che si deve vergognare»”. Queste le dichiarazioni della sindaca Sara Funaro sull’esito delle indagini.
Roberto Maggio denuncia: «Il mio nome e la mia società non c’entrano nulla con quella piattaforma»
Roberto Maggio, persona finita su diversi giornali, annuncia tramite i suoi canali social che denuncerà phica.eu, dato che il suo nome è stato accostato nei giorni scorsi come quello di uno dei presunti gestori. «Negli ultimi giorni io e Hydra Group EOOD siamo stati ingiustamente collegati al sito phica.eu – scrive -. Preciso con chiarezza: la nostra società non ha alcun legame di proprietà con quel dominio. Hydra Group si occupa di servizi di pagamenti elettronici online per diverse piattaforme, tra cui anche ragazze.invendita.com, con un sito legale e regolarmente attivo da oltre 21 anni. Questo non significa, in alcun modo, avere collegamenti con phica.eu». A tutela sua e della società, conclude Maggio, «avvieremo tutele legali contro chi ha diffuso notizie false, denunceremo phica.eu, procederemo contro chi ha mandato insulti e minacce sui miei social. Ho piena fiducia nella Polizia Postale che dispone degli strumenti per individuare i reali responsabili e fare chiarezza definitiva».