Caso Chiara Tarantino, per la polizia locale «c’è più di un responsabile». Le immagini che coinvolgono anche la collega Benedetta Pilato


Non sarebbe stata solo Chiara Tarantino. Continuano le indagini sull’atleta della guardia di finanza che è rimasta bloccata per sei giorni a Singapore insieme alla collega Benedetta Pilato, con l’accusa di un furto in un negozio del duty free. Dopo le perquisizioni e la restituzione di quanto sottratto, le nuotatrici sono rientrate in Italia il 20 agosto, grazie all’intervento diretto del ministero degli Esteri italiano. Ma le conseguenze devono ancora arrivare. Il 14 agosto Tarantino e Pilato, insieme alle compagne Anita Bottazzo e Sofia Morini si trovavano all’aeroporto di Singapore di rientro da una vacanza a Bali. Le videocamere di sorveglianza del duty free hanno ripreso Tarantino mentre faceva cadere nello zaino di Pilato alcuni flaconi di oli profumati senza che lei – almeno secondo quanto dichiarato in seguito – se ne accorgesse.
Il possibile coinvolgimento di Benedetta Pilato
Nonostante subito dopo l’episodio Pilato abbia duramente apostrofato via social la collega, ora anche lei sembra essere più coinvolta di quanto aveva dichiarato. Secondo quanto emerge dall’ultima ricostruzione dei fatti, resa possibile anche grazie all’intervento della Farnesina, che ha caldeggiato per il rilascio delle due atlete, le due si sarebbero avvicinate entrambe allo scaffale con i prodotti. Dopo una analisi più attenta dei video, pare che anche Pilato sapesse cosa stava succedendo. Resta da chiarire come mai Tarantino abbia deciso di assumersene una maggiore responsabilità, sia davanti alle autorità di Singapore che di fronte alla diplomazia e all’opinione pubblica italiana (l’atleta si è cancellata da Instagram pochi giorni dopo lo scandalo).
Le scuse delle atlete
Entrambe hanno negato che il gesto fosse un vero e proprio furto, ma hanno ammesso comunque di aver avuto un comportamento inopportuno, soprattutto nel ruolo di rappresentati sportive dell’Italia. Avrebbero dunque riconosciuto di aver sbagliato, nonostante sin dall’inizio la difesa abbia ribadito il bassissimo valore del maltolto. Dal canto loro, le Fiamme Gialle hanno avviato una indagine interna per danno d’immagine. Bisognerà attendere la convocazione della Procura generale, che ascolterà le atlete nei prossimi giorni. Tuttavia la finanza ha già fatto sapere che l’intenzione è quella di punire Tarantino con un richiamo ufficiale, e nulla più. La pena più grave, l’espulsione, è prevista solo per doppia positività al test antidoping.