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Yoox vuole licenziare 211 dipendenti tra Bologna e Milano, la mossa dei nuovi proprietari del primo unicorno italiano. E non sono gli ultimi

03 Settembre 2025 - 18:51 Giovanni Ruggiero
Yoox
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La rabbia dei sindacati, sorpresi dall'annuncio del colosso del lusso. I passaggi di proprietà e la decisione che pare inevitabile «per fermare il declino»

Il colosso dell’e-commerce di lusso Yoox Net-a-Porter ha annunciato ieri 2 settembre l’avvio della procedura di licenziamento collettivo che coinvolgerà 211 dipendenti su un totale di 1.091 lavoratori in Italia. Il taglio colpisce principalmente Bologna con 160 esuberi e Milano con una cinquantina di posizioni a rischio. La notizia è stata accolta con stupore e preoccupazione dai sindacati. Mariano Vendola di Filcams Cgil non usa mezzi termini: «Lasciare a casa le persone da un giorno all’altro non è accettabile, senza tra l’altro nemmeno aver tentato la strada degli ammortizzatori sociali», ha dichiarato all’Ansa. Il sindacalista sottolinea l’inaccettabilità della modalità scelta dall’azienda: «C’è grande preoccupazione. È inaccettabile la modalità del licenziamento collettivo visto l’azienda ha a disposizione tanti altri strumenti per tutelare i lavoratori. In Emilia Romagna non siamo abituati a certi comportamenti».

Dal sogno dell’unicorno italiano ai passaggi di proprietà

La storia di Yoox rappresenta uno dei casi di successo più emblematici dell’imprenditoria digitale italiana. Fondata nel 2000 dall’imprenditore emiliano-romagnolo Federico Marchetti, l’azienda rivoluzionò il commercio online della moda di lusso, diventando il primo “unicorno” italiano – una startup capace di raggiungere una valutazione di almeno un miliardo di dollari senza quotarsi in Borsa. Nel 2015 arriva la fusione con la britannica Net-à-Porter, seguita tre anni dopo dalla cessione al colosso svizzero Richemont, proprietario di marchi prestigiosi come Cartier e Montblanc. L’ultimo passaggio di mano risale all’ottobre 2024, quando Richemont ha sottoscritto l’accordo di vendita alla tedesca Mytheresa, operazione completata nella primavera 2025.

La strategia aziendale: tagli globali per la sopravvivenza

L’azienda giustifica i licenziamenti come parte di un piano di ristrutturazione più ampio che coinvolgerà complessivamente 700 dipendenti a livello mondiale, includendo Stati Uniti e Regno Unito oltre all’Italia. Secondo quanto comunicato da LuxExperience Bv – la società che controlla Mytheresa e da aprile 2025 anche Yoox Net-a-Porter – i tagli sono necessari «per riassicurare crescita e forza finanziaria dopo anni di declino». L’azienda dichiara di «riconoscere l’impatto che queste misure possono avere sulle persone coinvolte» e si impegna «a sostenere i dipendenti interessati cercando soluzioni responsabili e costruttive».

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