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D’Alema spiega perché è andato alla parata militare in Cina: «Pechino è un elemento di stabilità»

06 Settembre 2025 - 09:00 Alba Romano
Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
L'ex premier: La Cina non bombarda nessuno

«I cinesi, ogni dieci anni, celebrano la loro Liberazione con una parata militare alla quale invitano sempre i governi di tutto il mondo. Questa volta gli europei non c’erano e proprio questa, a mio avviso, è stata la scelta sbagliata». In un’intervista a La Stampa l’ex premier Massimo D’Alema spiega perché era in Cina durante la grande parata militare. «Siamo dentro una crisi del vecchio ordine mondiale, abbiamo bisogno di costruirne uno nuovo che non abbia egemonie di alcun tipo e perciò non possiamo permetterci di fare un errore: schiacciare una grande potenza come la Cina e metterla alla guida di un grande blocco anti-occidentale. Errore madornale: se pensi di isolare il resto del mondo, finisci per isolarti».

La giacca di Mao

A chi gli fa osservare che Xi si è presentato alla parata con la giacca rivoluzionaria di Mao, che una volta disse: ‘Il potere politico nasce dalla canna del fucile’, D’Alema risponde che «la Cina non bombarda nessuno, non ha una storia di aggressività e una volta Xi ha detto che le Muraglie le fai quando non vuoi essere invaso, non quando vuoi invadere. La Cina è aggressiva sul piano economico e su questo piano dobbiamo trovare un accordo equilibrato che salvaguardi i nostri interessi, ma sul piano geopolitico la Cina rappresenta un elemento di stabilità», conclude.

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