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Dopo quelli trovati in Nazionale, Gattuso ha bisogno di due bomber da mettere nel ristorante e nella immobiliare di famiglia che stentano un po’

07 Settembre 2025 - 19:15 Fosca Bincher
gattuso-perdite-ristorante-societa-immobiliare-moglie
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Ringhio possiede a Gallarate un bistrot, una pasticceria e una pescheria in un solo locale, che devono ancora pagare le perdite di anni passati nonostante i prezzi non modici alla vendita. Perde soldi anche l’immobiliare controllata con la moglie Monica, che possiede negozi, uffici e un posteggio. Molte le proprietà intestate al calciatore, dalla Calabria a Courmayeur

I bomber li ha trovati nel suo scintillante esordio sulla panchina della Nazionale italiana di calcio finito con il 5 a zero sull’Estonia. In attesa di un bis nel doppio scontro con Israele in cui le vittorie sono decisive per non restare fuori ancora una volta dai prossimi mondiali di calcio, Gennaro Gattuso ha bisogno di trovare anche un Moise Kean e un Mateo Retegui per il campionato che gioca con il suo piccolo gruppo industriale. Ne ha bisogno di uno per fare decollare il ristorante-gastronomia che possiede a Gallarate, e di un altro per fare uscire dal pantano il business immobiliare in cui ha investito con la moglie i risparmi di una lunga carriera da giocatore e da allenatore.

Alcuni giocatori della Nazionale guidata da Gattuso

Il locale aperto con l’amico pasticcere che sforna piatti di pesce a prezzo medio-alto

Il ristorante è il Gattuso e Bianchi di Gallarate, gestito dall’omonima società per azioni il cui capitale è diviso equamente fra l’allenatore della Nazionale e il pasticcere Andrea Bianchi. Non è piccolo, e infatti incassa poco meno di 2 milioni di euro l’anno. Nel 2024 ha chiuso pure con un piccolo utile di circa 12 mila euro, ma la somma non è bastata a coprire le perdite dell’anno precedente, rinviate a nuovo. Restano ancora da coprire poco meno di 40 mila euro di perdite del 2022. La struttura ha alle sue dipendenze un dirigente e 19 operai, che costano in tutto 667 mila euro, assai meno delle materie prime acquistate per essere servite in tavola, visto che la cucina è in gran parte di pesce. C’è un bistrot ristorante con il suo menù a pranzo e cena, una pescheria che vende al pubblico e una gastronomia che prepara piatti pronti da portare a casa. Il conto del ristorante non è per tutte le tasche, anche se non esagera troppo con i ricarichi. Ma serve una marcia in più o un goleador per farlo diventare davvero un business.

Lo staff del ristorante di Gattuso

La società del mattone dove comanda la moglie Monica, ma dove i soldi li ha messi lui

L’immobiliare di Gattuso si chiama invece Gabriela G.R. srl, ed è una società di coppia. Comanda la moglie, Monica Francesca Romano, che detiene il 51% delle azioni, ed è in minoranza il popolare Ringhio con il 49%. Dagli affitti ha ricavato 156.971 euro nel 2024, ma il bilancio si è chiuso con una perdita di 64.369 euro. Possiede sei proprietà immobiliari a Gallarate, tutte rivalutate nel 2020 in sospensione di imposta. Uno è un appartamento ad uso ufficio, quattro sono locali commerciali e uno è un parcheggio privato che affitta anche ad ore posti auto. La società va avanti con un prestito infruttifero concesso dal solo socio Gattuso di oltre 8 milioni di euro, ma è chiaro che l’utilizzo commerciale degli immobili posseduti potrebbe dare più entrate di quelle attuali. Serve pure qui un bomber che faccia brillare gli incassi, ripagando dell’investimento fin qui sostenuto.

Gennario Gattuso e sua moglie, Monica Francesca Romano

Ville, appartamenti, capannoni industriali, e negozi dove Ringhio ha messo i suoi risparmi

Gattuso ha poi un piccolo impero immobiliare direttamente intestato a se stesso, ed è quindi sul mattone che ha investito i suoi risparmi. L’allenatore della Nazionale possiede infatti 14 appartamenti, una villa, un negozio, tre capannoni industriali e venti appezzamenti di terreno, fra cui 11 agrumeti a Corigliano-Rossano in Calabria. Le proprietà immobiliari sono a Milano, a Gallarate, a Corigliano-Rossano, a Courmayeur e a Cardano al Campo in provincia di Varese, dove l’allenatore di calcio possiede una villa di 16 vani che sembra essere il pezzo più pregiato del suo portafoglio immobiliare personale.

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