Testamento di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli contro Dina Minna: «Non merita l’eredità dei figli, lo ha isolato dagli amici»


Katia Ricciarelli contro Dina Minna per l’eredità di Pippo Baudo. Perché, è l’accusa della 79enne soprano ex moglie del conduttore, chi gli stava accanto non ha avuto nei suoi confronti «un minimo di cortesia. Non so neanche di cosa sia morto. Nulla di nulla. Il nostro è stato un matrimonio che è durato diciott’anni, dal 1986 al 2004. Sono tanti. E anche dopo il divorzio del 2007 siamo rimasti in contatto», dice oggi al Messaggero. E il testamento che ha diviso l’eredità proprio tra l’assistente e i due figli Tiziana e Alessandro non gli va giù.
L’eredità
L’eredità di Baudo si aggira, secondo stime conservative, intorno ai 10 milioni di euro. E Ricciarelli nel testamento non è stata menzionata: «Ma naturalmente non ne avevo diritto, dal momento che il divorzio scioglie il vincolo matrimoniale e i diritti successori ad esso connessi». Ma la cantante lirica ci tiene a dire una cosa: «A dispetto di quanto messo in giro da qualcuno, io non ho mai percepito neppure l’assegno di mantenimento dopo il divorzio. Per mia scelta. Pensi che al momento del matrimonio, nel 1986, io e Pippo scegliemmo pure di fare la separazione dei beni. Ho sempre preferito avere un’indipendenza economica: lavoro da una vita e non ho bisogno di nulla. Ma se tutte le segretarie sono trattate così, forse ho sbagliato mestiere (ride)».
Le segretarie
L’allusione di Ricciarelli è nei confronti di Minna, che a suo dire l’avrebbe esclusa dalle comunicazioni sulla salute di Baudo. Per questo non ritiene giusto «che la segretaria abbia accesso alla stessa frazione di eredità dei figli Tiziana e Alessandro». E non le risulta che per la segretaria Baudo fosse come un padre: «E allora i figli veri cosa dovrebbero dire? Comunque sono fatti loro. Io posso dire solo che immaginavo che sarebbe andata così. Non è stata una sorpresa. Sono stata la prima a raccontare come quella della segretaria fosse diventata una presenza importante nella vita di Pippo: tanti amici in comune si sfogavano con me perché non riuscivano più a mettersi in contatto con lui».
I contatti mancati
E ancora: «Detto questo, io non avrei mai immaginato che mi fosse preclusa la possibilità di salutare per un’ultima volta quello che è stato il mio compagno di vita per diciott’anni. Ho appreso la notizia della morte di Pippo tramite messaggi di condoglianze scritti da amici e colleghi, la sera del 16 agosto». Lei ha visto per l’ultima volta il conduttore «nel 2019 a un concerto all’Arena di Verona. Non ci siamo detti una parola e ci siamo abbracciati. Con lui c’era anche lei». Ovvero la signora Minna: «Sì. Immaginavo e speravo di essere messa al corrente di un’eventuale malattia dell’uomo con il quale ho condiviso quasi vent’anni di vita. Invece niente. Non una telefonata, un messaggio: niente di niente».
La camera ardente
Tra le due c’è stato un incontro alla camera ardente di Baudo: «L’unica cosa che mi sono sentita di dirle quando l’ho incontrata, in quell’occasione, è che mi aspettavo una telefonata. Non mi ha risposto. Non riesco a credere che non mi sia stato permesso di salutarlo prima della sua scomparsa».