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Manduria, la dirigente sportiva fa il dito medio all’arbitro: un anno di Daspo – Il video

12 Settembre 2025 - 16:16 Alba Romano
Dopo la squalifica da parte della Figc fino a novembre, arriva anche il Daspo per un anno

Un gesto diventato virale sui social, una squalifica e ora anche un Daspo. Elsa Occhilupo, 39 anni, vicepresidente dell’UG Manduria Sport, non potrà entrare in nessuno stadio per un anno. La decisione è arrivata dal Questore di Taranto, Michele Davide Sinigaglia, su proposta del commissariato di Manduria. L’episodio risale al 7 settembre, durante la partita del girone B di Promozione pugliese tra Manduria e Ginosa. La squadra di casa si era appena vista annullare un gol per un presunto fuorigioco. Occhilupo è entrata in campo, ha protestato con l’arbitro Mattia Celi e ha provato a mostrargli un video che dimostrava la posizione regolare del giocatore del Manduria. Il direttore di gara non ha sentito ragioni e ha espulso la dirigente invitandola ad allontanarsi del terreno di gioco.

Il dito medio all’arbitro

Proprio mente Occhilupo guadagnava gli spogliatoi, si è rivolta a più riprese contro l’arbitro con insulti e un doppio dito medio. La scena, ripresa dai presenti, è rimbalzata sui social scatenando polemiche. Nonostante l’accaduto, il Manduria ha portato a casa la vittoria per 2-1. Se sul fronte sportivo la Figc aveva già imposto la squalifica fino all’11 novembre, oggi è arrivato anche il divieto di accedere agli impianti sportivi, il provvedimento che di solito colpisce tifosi e ultras.

La risposta di Occhilupo

Vista l’enorme circolazione sui social delle riprese, Occhilupo, subito dopo l’espulsione, aveva risposto alle critiche con un post polemico: «Chiedo a tutti i pudici e moralisti che si stanno scagliando contro la mia persona di essere coscienti che siamo umani e gli errori li commettiamo tutti e credo che nessuno possa scagliare la prima pietra», chiedendo comunque scusa «alla terna arbitrale, ai tifosi che mi sostengono e a tutta la mia squadra». Dopo la notizia del Daspo, i toni si sono fatti più concilianti: «Nelle ultime ore avete letto il provvedimento adottato e lascio a chiunque la propria deduzione! Le regole vanno rispettate e la vostra Press sarà vicina a voi più di prima, seppur col cuore e non fisicamente durante le gare».