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Sigfrido Ranucci non va a La7. Le indiscrezioni e la smentita: «L’incontro con Cairo è per un libro»

12 Settembre 2025 - 15:40 Ugo Milano
Stamane sulle agenzie sono apparse indiscrezioni su un possibile trasloco del conduttore di Report. Ma non è così

Nessun trasferimento di Sigfrido Ranucci a La7, secondo ambienti de La7. «L’unica verità – spiegano – è che Ranucci ha scritto un libro di prossima pubblicazione per Solferino, cioè la casa editrice del gruppo di Cairo, col quale era per questo previsto un incontro in questi giorni». Ma tutto il resto «è semplicemente considerato inesistente». E per due motivi: perché la stagione è appena iniziata, e perché da molti anni il gruppo di La7 e di RCS ha acquisito colei che è stata la fondatrice, e l’anima per decenni di Report, e cioè Milena Gabanelli. Non solo, l’emittente ha già puntato le sue carte sul programma di inchiesta, “100 minuti” affidato alle cure e alla conduzione di Corrado Formigli e di un ex della squadra di Report come Alberto Nerazzini. Insomma, secondo quanto riferito a Open, c’è già troppo Report nel mondo La7.

A lanciare stamane le indiscrezioni è stata l’agenzia La Presse che parlava di un trasloco di Sigfrido Ranucci dalla Rai a La7. Ha citato di un incontro entro la fine di settembre tra il conduttore del programma Report e Urbano Cairo, presidente e editore dell’emittente. Ma sul tavolo non c’è nessun trasloco, bensì un libro. Ranucci rappresenta uno degli ultimi conduttori ancora “interni” all’organigramma Rai. Dopo l’uscita di Monica Maggioni dall’azienda ad agosto 2025, il giornalista siciliano rimane uno dei pochi volti storici. «Se davvero la Rai dovesse perdere Sigfrido Ranucci, saremmo di fronte a un segnale devastante: lo smantellamento progressivo del servizio pubblico e l’appiattimento totale dell’informazione ai desiderata del governo Meloni. Sarebbe la conferma di una deriva in cui la professionalità e l’indipendenza viene sacrificata sull’altare del controllo politico», aveva dichiarato stamane la presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia.

Le indagini e le tensioni in Rai

Lo scorso 5 agosto, il conduttore è stato coinvolto in un’indagine della Procura di Roma insieme al collega Luca Bertazzoni, relativa alla messa in onda di un audio sul caso SangiulianoMaria Rosaria Boccia. Ranucci ha sempre difeso la trasmissione, spiegando che l’audio serviva a dimostrare le reali motivazioni della cancellazione di un contratto e non interferenze illecite nella vita privata dei protagonisti. «Stiamo parlando un audio di pochi secondi estrapolato da ore di conversazioni, quelle di gossip, con una notizia di grande interesse pubblico, che portò poi a uno scandalo internazionale e alle dimissioni di un ministro – si era difeso all’epoca dei fatti il conduttore. – Il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti ha già archiviato la mia posizione».

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