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Matteo Bocelli fuori con il suo secondo album, ma assicura: «Sanremo è fondamentale ma non sono pronto per il 2026» – L’intervista

14 Settembre 2025 - 21:01 Gabriele Fazio
La sua musica ha in comune con quella del padre la pulizia e il garbo, e una cover di Caruso di Lucio Dalla

L’etichetta di figlio d’arte può ormai anche essere messa da parte al secondo album e con dinanzi a sé nel prossimo futuro un tour mondiale per far ascoltare al proprio pubblico Falling In Love, il suo secondo album. Parliamo di Matteo Bocelli, 27 anni, figlio di Andrea, orgoglio musicale italiano nel mondo, che da ieri è nuovamente sul mercato proponendo la sua nuova musica. Musica che con quella del padre ha in comune la pulizia e il garbo, e poi Caruso di Lucio Dalla, che Bocelli Senior scelse anche lui come cover inserita in uno dei suoi primissimi lavori. Il figlio Matteo in questo secondo album va oltre e offre anche una propria versione de La mia storia tra le dita, perla di Gianluca Grignani. Per il resto il disco è cantato quasi interamente in inglese, registrato tra le colline toscane con il produttore Martin Terefe (Shawn Mendes, Jason Mraz) e un ensemble di musicisti di livello internazionale. Il tour mondiale lo terrà fuori per diversi mesi, lontano da quel palco dove ha esordito il padre, dove insieme al padre ha cantato come ospite e dove tanti sperano di trovarlo, quello di Sanremo: «Bisogna presentarsi quando c’è un progetto ben chiaro – dice a Open – quando si ha una canzone che si ritiene all’altezza di Sanremo, e quindi non siamo pronti per il 2026, vediamo nel 2027».

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