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Kiev colpisce treni e raffinerie russe. Kallas: «Inaccettabile violazione dello spazio aereo romeno con droni russi»

14 Settembre 2025 - 17:09 Alba Romano
ucraina russia ferrovie attacchi guerra
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Kaja Kallas condanna il sorvolo dei droni russi su Polonia e Romania: «Escalation sconsiderata»

Una serie di operazioni militari ucraine ha colpito duramente l’esercito russo e le sue linee di approvvigionamento. Esplosioni si sono registrate lungo le principali linee ferroviarie della Russia, mentre droni di Kiev sono piombati su un’azienda chimica e su una raffineria di petrolio nell’area di Leningrado, a 800 chilometri dal confine. Intanto l’escalation dei giorni scorsi, con i droni del Cremlino che sono passati per due volte sullo spazio aereo polacco, è stata duramente condannata da Bruxelles: «Minacciano la sicurezza», ha sostenuto l’Alta rappresentante Kaja Kallas. Per la premier Giorgia Meloni è necessario continuare a sostenere Kiev: «Putin non vuole la pace».

Gli attacchi alla raffineria e all’azienda chimica

A finire nel mirino delle forze armate di Kiev sono state la raffineria di petrolio di Kirishi, nell’area di Leningrado, e l’impresa chimica “Metafrax Chemicals”. L’impianto di Kirishi è tra i cinque più importanti di tutta la Russia e sarebbe specializzato nella produzione di benzina e di molte tipologie di carburante, sfornandone oltre 20 milioni di tonnellate ogni anno. Secondo il governatore locale, a causare le esplosioni sarebbero stati i detriti di tre droni ucraini abbattuti sopra la città. Deflagrazioni registrate anche alla “Metafrax Chemicals”, complesso militare e industriale a 1.600 chilometri dal confine con l’Ucraina. Si tratterebbe, secondo i vertici ucraini, del secondo più importante per prodotti chimici di sintesi organica. Oltre che di urotropina, metanolo, pentrite e urea: elementi fondamentali per fabbricare esplosivi

Ferrovie sabotate, due morti durante operazioni di sminamento 

Non droni, ma azioni di sabotaggio hanno portato al deragliamento di treni lungo la tratta Oryol-Kursk. Secondo fonti russe sarebbero morti due membri della Guardia nazionale russa. «Sono vie di rifornimento essenziali per le forze russe che operano nelle direzioni di Kharkiv e Sumy», dicono da Kiev. I servizi segreti ucraini sono così riusciti a bloccare il traffico grazie a due mine che sarebbero esplose durante le operazioni di sminamento. Su una seconda tratta, invece, un attacco ha fatto deragliare una locomotiva distruggendo 15 autocisterne di carburante. 

La condanna di Meloni e Kallas

Dall’Europa, nel frattempo, arrivano voci di dura condanna verso il Cremlino per le operazioni degli scorsi giorni. «La violazione dello spazio aereo rumeno da parte dei droni russi costituisce l’ennesima violazione inaccettabile della sovranità di uno Stato membro dell’Ue», ha affermato l’Alta rappresentante Kaja Kallas. «Questa continua escalation sconsiderata minaccia la sicurezza regionale». Anche Giorgia Meloni, in un videomessaggio trasmesso alla kermesse EuropaViva di Vox, a Madrid, ha ribadito il suo appoggio a Kiev: «Putin non sembra interessato alla pace. Dobbiamo continuare a dare a Kiev tutti gli aiuti necessari per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura. Alcuni grandi attori internazionali vogliono ridisegnare l’ordine mondiale usando il potere economico, come fa la Cina, o la guerra di aggressione, come fa la Russia».

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