La bozza Usa per i negoziati di pace tra Russia e Ucraina: «Putin è pronto a un compromesso»


Vladimir Putin è pronto a un compromesso sull’Ucraina. E dopo Anchorage i negoziati di pace tra Usa e Russia continuano. Ma gli americani hanno posto un veto: «Washington mai metterà Zelensky e il popolo ucraino in una posizione tale da obbligarli a cedere territori o scambiarli con la Russia». Mentre la guerra sul campo prosegue e i droni di Putin violano i cieli europei, il Gotha della politica estera Usa si incontra al Ritz Carlton Hotel a Washington per parlare. A porte chiusee davanti a una platea di diplomatici e analisti.
Washington, Mosca e Kiev
Secondo quanto racconta oggi La Stampa Steve Witkoff è convinto che la Russia abbia fatto compromessi importanti in Alaska. L’inviato speciale del presidente per la Russia ha incontrato sei volte Putin segretamente. Alla riunione erano presenti democratici della precedente amministrazione come il team della sicurezza nazionale (Nsc) guidato da Jake Sullivan, Amos Hochstein e Brett McGurk e repubblicani presenti in quella attuale. La linea sull’Ucraina e i territori è stata confermata a Zelensky da Keith Kellog, che ha incontrato il presidente alla Yalta European Security Conference. Che il conflitto fosse più complicato da risolvere «in due settimane» è ormai la convinzione che serpeggia anche tra i fedelissimi del presidente.
La strategia complessiva
Anche se Donald Trump rimane convinto che con lui alla Casa Bianca la guerra non sarebbe nemmeno scoppiata. Ma TheDonald deve fare i conti con il fatto che la buona relazione con lo Zar non gli darà la possibilità di risolvere in tempi brevi il conflitto. Witkoff ha spiegato ai presenti la strategia complessiva: «Stiamo esplorando ogni opzione perché la situazione è complessa e trovare alternative che possano andare bene agli ucraini e ai russi per ridurre la distanza fra le loro posizioni è l’unico modo per arrivare a una conclusione». Si discute sui protocolli di sicurezza e sulla presenza di soldati lungo le linee di confine.
Una bozza di road map
Più che una road map è ancora una bozza. Mentre un lavoro più approfondito è da fare sul cosiddetto «controllo amministrativo dei russi» di alcuni territori. Witkoff ha detto che la posizione russa sulla questione è arcinota ma «ad Anchorage Putin ha detto di essere pronto a fare un compromesso». È Kiev che non si smuove, secondo il punto di vista degli americani. Il piano resta impraticabile per gli europei. Ma i leader «sostengono i nostri sforzi» e «sono favorevoli al dialogo» che l’Amministrazione Trump ha aperto con il Cremlino finalizzato a «trovare un accordo di pace».