Caos sull’operazione “Sentinella dell’Est”: Roma smentisce l’intenzione di inviare jet. Ma per la Nato l’Italia «ha indicato di volersi aggiungere»


Su “Sentinella dell’Est”, la nuova operazione di deterrenza nei confronti della Russia targata Nato, al momento c’è una confusione totale. Poche ore dopo la notizia dell’adesione italiana al progetto, data in esclusiva dal Corriere e confermata da Ansa, è arrivata la smentita del ministero della Difesa: «Non è ancora stata assunta alcuna decisione in tal senso». Nel frattempo però, nascosto in una nota del Comando militare dell’Alleanza atlantica, l’Italia viene apertamente citata come Paese che ha già «indicato di volersi aggiungere».
La notizia e la smentita: «Mai neanche una richiesta ufficiale»
«L’Italia si prepara a partecipare all’operazione Sentinella dell’Est rafforzando con due caccia Eurofighter». Sui media italiani, nel pomeriggio, aveva iniziato a rimbalzare questa anticipazione, secondo cui Roma avrebbe rimpolpato attivamente il contingente di dissuasione da inviare nei pressi del confine tra Nato e Mosca. Con una nota ufficiale del ministero della Difesa è arrivata la correzione del governo: «In merito a quanto riportato da alcune agenzie di stampa e organi di informazione su un presunto rafforzamento della presenza militare italiana sul Fianco Est con la partecipazione all’operazione “Sentinella dell’Est” tramite l’invio di due ulteriori caccia Eurofighter, si precisa che al momento non è giunta ancora alcuna richiesta ufficiale al Dicastero e pertanto non è stata assunta alcuna decisione in tal senso».
La nota della Shape: «L’Italia ha detto di voler partecipare»
Secondo il dicastero, continua la nota, ogni decisione deve essere «esaminata esclusivamente nelle sedi competenti dell’Alleanza Atlantica e successivamente sottoposta, come da prassi, all’approvazione degli Organi Istituzionali Italiani». In poche parole, dopo essere discussa nella giornata di martedì 16 novembre dal Consiglio atlantico, deve essere formalizzata dai singoli Paesi membri. Eppure sulla Eastern Sentry voci ufficiali si sono già espresse. In particolare lo Shape, il Supremo comando militare dell’Alleanza, che ha fatto sapere che «l’Italia e la Svezia hanno indicato di volersi aggiungere ai Paesi contributori».
L’ufficialità del Regno Unito: «Aerei Typhoon in Polonia»
L’operazione Eastern Sentry, appunto Sentinella dell’Est, aveva ricevuto la sua prima adesione ufficiale dal Regno Unito. È stato lo stesso il primo ministro Keir Starmer ad anticiparlo, sebbene la riunione del Consiglio atlantico per ratificare l’operazione avverrà solo durante la giornata di martedì. Saranno i caccia Typhoon della Royal air force a decollare dalla base di Coningsby, nel Lincolnshire, con l’obiettivo di «scoraggiare le aggressioni e proteggere lo spazio aereo» dopo che negli scorsi giorni per due volte i droni russi sono entrati nello spazio aereo della Polonia e per una volta in quello della Romania.