L’Antimafia indaga sulla curva della Lazio (e della Roma): estorsioni, minacce e spaccio di droga


La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma indaga sulla Curva Nord della Lazio. Perché gli eredi di Fabrizio Piscitelli alias Diabolik continuano a fare pressione sui giocatori biancazzurri. Anche solo per avere i biglietti delle partite. Mentre il presidente Claudio Lotito li ha sempre osteggiati, i calciatori sembrano l’anello debole. I reati ipotizzati sono estorsione, spaccio di droga e minacce. E i giocatori (o ex) ascoltati sono Ciro Immobile, Luca Pellegrini, Alessio Romagnoli, Ivan Provedel e Adam Marusic.
Il confronto
Sotto la lente dei magistrati c’è la partita tra Monza e Lazio di un anno fa, finita 2 a 2. Dopo il match è andato in scena un confronto tra i giocatori e gli ultras. Senza denunce da parte dei giocatori. Piscitelli aveva costruito un’organizzazione che gestiva il traffico di cocaina e continuava intanto a mantenere il controllo sulla Nord dell’Olimpico. Dopo la sua morte il controllo è passato agli albanesi Orial Koalj e Elvis Demce. Il primo è stato intercettato al telefono con l’ultrà e ‘ndranghetista Andrea Beretta, accusato dell’omicidio Bellocco.
Le telefonate a Lotito
Il presidente della Lazio ha sempre combattuto il sistema dei tifosi biancazzurri, da quando rispose «E io sono Ginko» a Piscitelli che si presentava come Diabolik. Lotito ha anche mandato via giocatori che temeva collusi con gli ultrà. La situazione dei biancazzurri, costretti a non fare calciomercato per lo sforamento dei parametri di liquidità, lo ha portato a ricevere minacce e ritorsioni. Anche al telefono, dove spesso viene chiamato dai tifosi che gli chiedono conto dei risultati e della situazione societaria. «Le istituzioni verificheranno se questi comportamenti nei miei confronti sono leciti o illeciti. Sono tutti monitorati e alla fine si faranno i conti. Come su tutte le cose, prima o poi verrà messo un punto», dice oggi al Messaggero.
La Curva Sud
La stessa indagine è in atto sulla Curva Sud giallorossa. Ma non ci sono giocatori convocati come testimoni. Gli inquirenti hanno però accertato il giro di spaccio del Gruppo Quadraro, erede dei Fedayn. Contestato dalla procura in 16 partite giocate in casa dalla Roma. Il fornitore sarebbe il clan dei Senese.