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La strigliata del tribunale sul ricorso fatto con l’intelligenza artificiale, condannato a pagare multe da 500 euro: come si è fatto scoprire

21 Settembre 2025 - 12:21 Giulia Norvegno
picchia fidanzata aiuto madre violenza
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La sentenza del tribunale torinese che contesta non solo nel merito, ma anche nel metodo il ricorso bocciato per un opposizione a un'ingiunzione di pagamento

Aveva torto, forse lo sapeva, e in più ha anche usato in modo «malaccorto» l’intelligenza artificiale, che si sarebbe letteralmente inventata articoli del codice e argomenti senza alcun collegamento con la causa in questione. Perciò il tribunale di Torino ha bocciato un ricorso di opposizione a un’ingiunzione di pagamento. La parte bocciata dovrà ora pagare 500 euro di multa alle controparti e alla casse delle ammende.

La strigliata sull’IA: «Agito in giudizio con malafede»

La giudice ha dato torto alla «parte attrice». Ma si è anche espressa con un comment duro: «Ha agito in giudizio in malafede, o quantomeno con colpa grave, dal momento che ha proposto opposizione nei confronti di avvisi di addebito che le erano stati tutti notificati in precedenza, già oggetto di plurimi atti di esecuzione». Quindi è arrivata la stoccata per l’impiego dell’IA. La giudice ha scritto che il ricorrente «ha svolto, tramite un ricorso redatto “col supporto dell’intelligenza artificiale“, costituito da un coacervo di citazioni normative e giurisprudenziali astratte, prive di ordine logico e in larga parte inconferenti, senza allegazioni concretamente riferibili alla situazione oggetto del giudizio». Sollevando, peraltro, delle eccezioni «tutte manifestamente infondate».

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