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«Ti farò questa domanda»: le intercettazioni tra Scarpinato (M5s) e Natoli sull’inchiesta Mafia & appalti e Borsellino

22 Settembre 2025 - 05:49 Alessandro D’Amato
roberto scarpinato giacomo natoli caltanissetta intercettazioni
roberto scarpinato giacomo natoli caltanissetta intercettazioni
Gli ex colleghi al telefono: «Sai che intenzioni ho? Di seppellire la Colosimo (presidente della Commissione antimafia, ndr) sotto una montagna di documenti». «Perdonami fratello mio»

«Ti farò questa domanda». Il 28 ottobre del 2023 Roberto Scarpinato dice proprio questo al suo ex collega Gioacchino Natoli in vista della sua convocazione a Palazzo San Macuto per parlare del dossier mafia e appalti davanti alla Commissione Antimafia. «E tu tira fuori questa storia, perché ti farò questa domanda», continuava nell’intercettazione captata durante l’inchiesta della procura di Caltanissetta e che verrà fatta ascoltare stasera da Massimo Giletti su Rai 3 nella seconda stagione de Lo Stato delle Cose. La domanda di Scarpinato era: «Lei sa che rapporti c’erano tra Lima (Felice Lima, ndr) e Borsellino?». L’accusa che ruota attorno all’inchiesta è terribile: Paolo Borsellino è stato ucciso perché voleva indagare su quel dossier dopo l’omicidio di Giovanni Falcone.

L’intercettazione

Secondo l’indagine la richiesta di archiviazione dell’inchiesta Mafia e Appalti arrivata dalla procura di Palermo il 13 luglio 1992 venne taciuta proprio a Borsellino. A raccontare l’annedoto è stato l’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino, figlia del magistrato. Il 29 agosto 2023, Scarpinato spiega il suo progetto: «Sai che intenzioni ho? Di seppellire la Colosimo (presidente della Commissione antimafia, ndr) sotto una montagna di documenti». «Perdonami fratello mio – gli fa notare Natoli – se dai troppe cose, le dai l’opportunità di dire: “Ho bisogno di tempo per leggerle”». Poi parlano di un documento a disposizione di Maurizio De Lucia, attuale procuratore capo di Palermo.

Fatti trovare preparato

«E allora fatti vedere in modo che siamo preparati, prima che ce la buttino adosso… fammi avere questa cosa», dice Scarpinato. «Mi stai dando il destro», risponde Natoli. «Gioacchì, devi fare sto lavoro, lo devi fare», replica ancora il senatore M5s. «Lo so, lo so. Ma se non mi danno il materiale», risponde Natoli. E a quel punto l’altro gli suggerisce: «Parla con De Lucia, spiegaglielo. Perché stiamo partendo. Tra pochi giorni iniziamo con queste cose e saremo con la stampa… dobbiamo rispondere subito». Poi il 28 ottobre 2023, il senatore 5 Stelle aggiunge: «De Lucia è disposto ad andare lì (probabilmente in Commissione, ndr) e fare una relazione (…) Si deve preparare e deve andare lì a fare una relazione orale, come lui può fare. Perché se lui dice “non mi ricordo” diventa un boomerang!».

La difesa

Il Messaggero ricorda che, intervistato da Giletti, il 21 ottobre scorso, Scarpinato aveva precisato: «Io e Natoli non ci siamo mai messi d’accordo. Gli ho parlato prima che iniziassero le audizioni alla Commissione antimafia. Lo avevo indicato come una persona che dovevamo sentire, sulle dichiarazioni che aveva reso in un processo, sulle confidenze che gli fece Borsellino. Poi, mesi dopo l’audizione, è stato accusato di avere gestito in modo irregolare un procedimento di cui non mi sono mi sono mai occupato. E su questa storia non gli ho fatto nessuna domanda. Quindi cosa dovevamo aggiustare?».

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