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Roma, gli studenti occupano l’istituto Rossellini in solidarietà con la Flotilla: «Israele un pericolo per l’umanità, governo italiano complice»

24 Settembre 2025 - 09:32 Ugo Milano
rossellini occupato roma gaza global sumud flotilla
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Con due striscioni appesi dalle finestre è iniziata l’occupazione dell’istituto, nella sua succursale in zona Ostiense. Il collettivo Osa punta il dito contro Roma e Tel Aviv

«Sappiamo di essere dalla parte giusta della storia», è con questa sicurezza che gli studenti del movimento Osa hanno occupato la succursale dell’Istituto Roberto Rossellini in zona Ostiense, in solidarietà con la Global Sumud Flotilla. Un’azione che acquisisce ancor più peso dopo l’attacco durante la notte subito da alcune delle imbarcazioni che stanno navigando verso la Striscia di Gaza. «Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto», si legge su uno striscione appeso vicino al disegno di una bandiera palestinese. Come a mettere in diretta continuità le enormi proteste di lunedì, unite allo sciopero generale, all’occupazione scolastica. 

L’annuncio del collettivo Osa: «Continuiamo la mobilitazione con i lavoratori»

«Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilla è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione», si legge nel comunicato ufficiale. «Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco», l’annuncio degli studenti del movimento Osa. Il collettivo ha occupato la succursale dell’istituto «per continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti”.

Il governo italiano «complice» di Israele

Il tono del messaggio si fa a questo punto molto più duro contro il governo italiano, accusato di essere «complice di questo genocidio» e di continuare «imperterrito a finanziare accordi». «Le nostre scuole non devono e non possono essere luoghi neutrali della società. Davanti al genocidio del popolo palestinese, all’escalation militare e bellica, alla complicità del nostro governo, degli Stati Uniti e dell’Unione europea non possiamo rimanere in silenzio». 

L’accusa a Israele: «Sta attuando un piano di pulizia etnica»

Il dito è fermamente puntato contro Tel Aviv: «Lo Stato genocida di Israele rappresenta un pericolo per tutta l’umanità, da più di 77 anni porta avanti il progetto coloniale sionista, un piano di pulizia etnica occupando le terre dei palestinesi che continuano la strenua resistenza contro il mostro sionista». Per questo, secondo gli studenti del collettivo, è legittimo protestare e occupare la scuola: «Sappiamo di essere dalla parte giusta della storia. Come studenti da due anni continuiamo a mobilitarci nelle scuole, nelle piazze e nelle università solidali con il popolo Palestinese. Le nostre scuole devono essere un punto di riferimento per chiunque voglia mobilitarsi contro il genocidio».

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