Corpo smembrato a Spoleto, le coltellate a Sagor Bala per un prestito di 100 euro. Dmytro Shuryn confessa: «Li ho giocati tutti, non avevo più nulla»


L’ha colpito con un coltello perché il giovane voleva indietro i suoi 100 euro, ma Dmytro Shuryn non ne aveva da dargliene. Dopo 30 ore trascorse in una cella del carcere di Spoleto, il 32enne ucraino ha confessato la brutale uccisione dell’aiuto cuoco 21enne Sagor Bala, il cui corpo era stato trovato a pezzi in un sacco della spazzatura abbandonato vicino alla stazione della città umbra. Lo stesso Shuryn, durante l’interrogatorio di convalida del fermo, avrebbe indicato agli inquirenti dove trovare gli altri pezzi del cadavere: «È provato per quello che accaduto e ha pianto», ha detto la sua legale.
Il piccolo prestito, la lite e la coltellata
La lama la sapeva usare, lui che nelle cucine lavorava da tempo. Eppure la mattina del 18 settembre non si trovava di fianco ai fornelli ma a casa di Sagor Bala. Erano stati colleghi in un ristorante fino a qualche mese prima e in quel periodo il 21enne bengalese gli aveva prestato una piccola somma di denaro, tra i 100 e i 200 euro. L’ucraino, indicato da alcuni conoscenti come ludopatico che aveva contratto debiti con numerose persone, se li era andati a giocare perdendoli tutti. Bala glieli aveva chiesti indietro, insistendo, e a quel punto Dmytro Shuryn avrebbe estratto un coltello colpendolo.
Le accuse e i video che inchiodano Dmytro Shuryn
Il racconto del 32enne è al momento al vaglio degli investigatori, ma tutto sembra correre velocemente verso una chiara definizione del quadro accusatorio. L’uomo è accusato di omicidio, distruzione e soppressione di cadavere. L’arma del delitto sarebbe proprio una lama da cucina, usata in un secondo momento anche per sezionare il corpo. Nei giorni seguenti se ne sarebbe liberato usando la bicicletta della vittima, come dimostrano i filmati di videosorveglianza. Un delitto che l’indagato ha compiuto «da solo».