Flotilla: «Non possiamo accogliere l’appello del presidente Mattarella». Il capo dello Stato e l’invito a dire sì al patriarcato di Gerusalemme


«Condividiamo l’appello ma non possiamo accettare questa proposta perché arriva per evitare che le nostre barche navighino in acque internazionali con il rischio di essere attaccati». Con le parole di Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla, le navi dirette a Gaza dicono no all’appello del presidente del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato aveva invitato la Sumud ad accettare la proposta di mediazione offerta dal Patriarcato di Gerusalemme. Non convincendo però la flotta. «La questione degli aiuti è importantissima – sottolinea Delia – Noi siamo pronti a valutare delle mediazioni, ma non cambiando rotta perché significa ammettere che si lascia operare un governo in modo illegale senza poter fare nulla».
«Non dobbiamo esser noi a cambiare rotta»
«L’idea è di ripartire oggi verso Gaza. Sappiamo che i rischi sono molto reali ma non dobbiamo essere noi a dover cambiare rotta», ha sottolineato Delia. «Chiediamo di far rispettare il diritto internazionale – aggiunge – Se al nostro posto l’altra notte, quando siamo stati attaccati dai droni in acque internazionali, ci fosse stata una barca di turisti cosa sarebbe successo? Siamo anche noi cittadini italiani. Perché non si interviene su chi ha generato quegli attacchi e si chiede a noi di cambiare rotta?».
«Abbiamo trascorso una notte tranquilla – racconta la portavoce – Siamo in attesa di avere informazioni dettagliate dai nostri ‘uomini del meteo’ sulle condizioni del mare e anche sulla barca principale, la Famiglia, che ha avuto un problema serio al motore. L’idea è che oggi si riparta». Delia poi sottolinea: «Noi siamo dalla parte della legalità. L’obiettivo di questa missione non è una presa di posizione contro il governo italiano. A bordo ci sono 44 delegazioni di Paesi diversi e le decisioni vengono prese tutti insieme. Se il governo italiano si sente in difficoltà è, evidentemente, perché in contrasto con questa missione».
L’appello del presidente Mattarella
«Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumità di ogni persona. A questo scopo e al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta – valore che si è espresso con ampia risonanza e significato – appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella verso le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza.
«Accogliete l’offerta del Patriarcato»
«Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme – anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza».