I nuovi dazi di Trump su farmaci, mobili, divani e camion: cosa cambia dal 1 ottobre


Farmaci, mobili, divani e camion. Sono queste le categorie individuate da Donald Trump che subiranno l’imposizione di nuovi dazi a partire dal 1 ottobre. Come di consueto, il presidente degli Stati Uniti ne ha dato l’annuncio sul suo profilo Truth dove ha scritto: «Imporremo una tariffa del 100% su qualsiasi prodotto farmaceutico di marca o brevettato, a meno che un’azienda non stia costruendo il proprio stabilimento di produzione farmaceutica in America».
Il tycoon specifica poi cosa intende l’amministrazione americana con “stia costruendo”: «avvio dei lavori e/o in fase di costruzione. Non ci saranno quindi tariffe su questi prodotti farmaceutici se la costruzione è già iniziata». Già nella prima tornata di dazi, molte aziende farmaceutiche erano corse a i ripari, annunciando la costruzione di stabilimenti negli Usa o affiliandosi a realtà americane. Ad esempio, Eli Lilly ha annunciato nei giorni scorsi l’apertura di una fabbrica da 6,5 miliardi di dollari a Houston, che non vedrà la luce però prima di cinque anni.
Dazi al 50% sui mobili e 30% sui divani
A poca distanza Trump ha anche annunciato l’imposizione di tariffe al 50% su «su tutti i mobili da cucina, i mobili da bagno e i prodotti correlati». Non si salvano nemmeno i divani e tutti i mobili imbottiti, per i quali la tariffa scende al 30%. «La ragione di questa decisione è l’enorme “invasione” di questi prodotti negli Stati Uniti da parte di altri Paesi esteri. Si tratta di una pratica molto sleale, ma dobbiamo proteggere il nostro processo di produzione per motivi di sicurezza nazionale e di altro tipo» scrive Trump.
Tariffe al 25% sui mezzi pesanti
L’ultima categoria di merci finita sotto l’attenzione del presidente è quella dei mezzi pesanti: «Al fine di proteggere i nostri grandi produttori di autocarri pesanti dalla concorrenza sleale esterna, a partire dal 1° ottobre 2025 imporrò una tariffa del 25% su tutti gli “autocarri pesanti (grandi!)” prodotti in altre parti del mondo». A beneficiarne saranno i produttori locali «Peterbilt, Kenworth, Freightliner, Mack Trucks e altri che saranno protetti dall’assalto delle interferenze esterne. Abbiamo bisogno che i nostri camionisti siano finanziariamente sani e forti per molte ragioni, ma soprattutto per motivi di sicurezza nazionale»