Milano, chiuse le indagini su Alessandro Basciano: «Non ha versato gli assegni all’ex stabiliti dal giudice»


La Procura di Milano ha chiuso le indagini su Alessandro Basciano, 35 anni, ex concorrente del Grande Fratello Vip e deejay, accusato di stalking nei confronti della ex compagna Sophie Codegoni. Il pubblico ministero Antonio Pansa, con l’aggiunta Letizia Mannella, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini, passo che precede la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo gli inquirenti, tra luglio 2023 e novembre 2024 Basciano avrebbe minacciato e molestato più volte la ex compagna. La condotta, stando all’atto della Procura, avrebbe provocato in Codegoni un «grave stato di ansia e paura» e «un fondato timore per la propria incolumità». La donna avrebbe cambiato le sue abitudini di vita, rinunciando a uscire da sola e arrivando, per un periodo, a farsi accompagnare da una guardia del corpo.
I problemi economici
Oltre alle contestazioni di stalking, l’indagine riguarda anche il mancato rispetto di un provvedimento del giudice civile. Basciano avrebbe dovuto corrispondere a Codegoni un assegno mensile di 900 euro a partire dal 31 gennaio scorso. In realtà, secondo la Procura, avrebbe versato soltanto 500 euro per due mensilità, quella di maggio e quella di luglio.
Le misure cautelari: il braccialetto elettronico manomesso
Dal 14 agosto scorso il deejay è sottoposto a un divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico. Pochi giorni dopo, durante le vacanze, Basciano avrebbe rimosso il dispositivo sostenendo di essersi ferito. Il 16 settembre scorso il braccialetto gli è stato riposizionato.
I prossimi passaggi
L’indagato, difeso dall’avvocato Leonardo D’Erasmo, ha ora venti giorni di tempo per depositare memorie difensive o chiedere un interrogatorio. Solo dopo il pm potrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio e portare la vicenda in aula o archiviare il caso. La posizione di Basciano resta delicata. La Procura lo accusa di comportamenti persecutori e di non aver rispettato un ordine del giudice. Sarà la magistratura a stabilire se vi siano gli estremi per un processo.