Bandecchi contestato nella sua Terni, saltano i nervi dopo le frasi su Gaza: cosa è successo prima del testa a testa col manifestante Pro Pal – Il video
Una contestazione finita quasi in rissa, quella tra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e alcuni manifestanti che lo aspettavano sotto la sede del Comune. Oltre cento persone hanno riempito la piazza di Palazzo Spada per chiedere le dimissioni del politico e imprenditore, dopo che sui social aveva negato i massacri di bambini a Gaza. «Lei non può dire che io sono Hamas», lo accusa un manifestante. «Lei è Hamas, vada pure dall’autorità giudiziaria», risponde Bandecchi, che poi si lancia in alcuni «testa a testa» con alcuni esponenti del gruppo: «Se non volete due pizze in faccia non mi venite addosso».
Tutti contro il sindaco di Terni
«Sono felice vedere che Terni si risveglia» ha detto la deputata M5s Emma Pavanelli, che era alla protesta e che ha definito Bandecchi «un influencer dell’odio». Contro lo sbotto del leader di Alternativa Popolare anche i consiglieri Pd della Provincia di Terni, di cui Bandecchi è presidente: «Diserteremo le sedute in segno di protesta per le incredibili e vergognose parole usate». Al capannello di contestatori Bandecchi ha ribadito la propria posizione: «Sostengo da sempre Israele, gli estremisti islamici vanno a letto con bambine di 9 anni». Tra le accuse dei manifestanti anche quelle di usare la provocazione in vesti istituzionali: «Lei è un violento, si dimetta», «buffone» urla qualcuno.
Video in copertina: Tele Radio Galileo