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Un italiano su due non paga un euro di Irpef. Il ceto medio regge il fisco di quasi tutto il paese

30 Settembre 2025 - 17:23 Alba Romano
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L'allarme dall'Osservatorio sulle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef realizzato dal centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali, con il sostegno di Cida. «È davvero credibile che quasi la metà degli italiani viva con circa di 10mila euro lordi l'anno?»

Quasi tre quarti degli italiani dichiarano redditi fino a 29mila euro, pagando solo meno di un quarto di tutta l’Irpef. Su 42,6 milioni di dichiaranti, poi, oltre i tre quarti dell’intera Irpef sono pagati da circa 11,6 milioni di milioni di contribuenti, poco più di un quarto dei contribuenti: i restanti 31 milioni pagano solo il 23,13% dell’imposta che contribuisce a finanziare sanità, assistenza sociale e istruzione. Un quadro allarmante quello che emerge dall’Osservatorio sulle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef realizzato dal centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali con il sostegno di Cida. Un report che grida ingiustizia dove si suggerisce, per la prossima manovra «meno evasione, più equità, investimenti veri su lavoro e salari».

«Credibile che quasi la metà degli italiani vivano con 10mila lordi l’anno?»

Il 72,59% degli italiani dichiara fino a 29mila euro, pagando solo il 23,13% dell’Irpef. Il 76,87% dell’imposta è pagato da circa 11,6 milioni di contribuenti. «È davvero credibile che quasi la metà degli italiani viva con circa di 10mila euro lordi l’anno?», si chiede Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. «Una fotografia più vicina a quella di un Paese povero che di uno Stato membro del G7, e che parrebbe oltretutto poco veritiera guardando a consumi e abitudini di spesa degli italiani», dichiara Brambilla. Oltre l’80% del gettito pesa in pratica tutto sulle spalle del ceto medio. Si parla di meno di un terzo dei contribuenti.

«Se solo tre giocatori corrono e gli altri otto guardano, non si vince»

«Un meccanismo che concentra il peso fiscale su una minoranza e lascia il resto del Paese sulle spalle di pochi», dichiara Stefano Cuzzilla, presidente Cida. «Chi guadagna dai 60mila euro in su, di fatto, finisce sempre per pagare per due: per sé e per chi resta totalmente a carico della collettività. È la trappola del ceto medio: molti ricevono senza dare, pochi danno senza ricevere». «Il problema non è che tutti paghino troppo, ma che pochi paghino per tutti», ha poi aggiunto Cuzzilla. «È come in una squadra di calcio: se solo tre giocatori corrono e gli altri otto guardano, non si vince nessuna partita». Brambilla aggiunge: «Basti pensare che, malgrado il miglioramento di Pil e occupazione, il 43,15% degli italiani non ha redditi e, di conseguenza, vive a carico di qualcuno. Sono invece 1.184.272 i soggetti (in aumento di oltre 170mila unità sullo scorso anno) che denunciano un reddito nullo o negativo, non pagando quindi né tasse né contributi».

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