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Napoli, occupate l’università Orientale e la Federico II: «Governo complice dei crimini di Israele»

01 Ottobre 2025 - 09:22 Alba Romano
napoli università federico ii orientale occupazione
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Gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli hanno occupato le sedi di Palazzo Giusso e di Porta di Massa

L’Università Orientale e la Federico II di Napoli sono state occupate in sostegno della Global Sumud Flotilla, che intanto si avvicina alle acque di Gaza. Gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli hanno occupato le sedi di Palazzo Giusso e, insieme agli studenti di Ecologia Politica Napoli, anche quella di Porta di Massa, rispettivamente dell’Università l’Orientale e dell’Università Federico II. «In sostegno e difesa dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla, la flotta civile diretta verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese e rompere l’assedio illegale portato avanti da Israele su quei territori, in questo momento sorvegliata a vista da Israele», dicono.

Il governo e la Crui

Gli studenti vogliono che il governo e gli atenei si esprimano contro il genocidio del popolo palestinese. Invece, dicono «continuano a essere complici dei crimini israeliani, intrattenendo legami economici, diplomatici e militari con il governo sionista». E ancora: «Tutte le mezze misure proposte dal governo puntavano sostanzialmente a far abbandonare alla flotta la rotta per Gaza sono degli stratagemmi il cui fine ultimo era depotenziare il portato politico della missione della Global Sumud Flotilla e di conseguenza la mobilitazione – ampia, popolare – che esiste in solidarietà con la Palestina, contro il genocidio».

L’equipaggio di terra

«Siamo l’equipaggio di terra, accorso in supporto dell’equipaggio di mare. Il nostro compito è fare ciò che loro al momento non possono: fare in modo che il riflettore sulla Palestina non si spegna, continuare a organizzarci per interrompere il sostegno – materiale, diplomatico, militare – dei governi occidentali a Israele, per fermare il genocidio», affermano. «Vogliamo che il nostro governo si attivi immediatamente affinché la missione possa raggiungere le coste di gaza in sicurezza e la condanna del genocidio in Palestina e dell’occupazione illegale dei Territori Palestinesi da parte delle istituzioni accademiche. E vogliamo che la CRUI (Conferenza Rettori delle Università Italiane) si esponga, che chieda al governo italiano l’embargo militare verso Israele fino alla fine del genocidio e dell’occupazione».

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