Scontro Salvini-Landini sullo sciopero per Gaza: «È guerra politica». E pubblica gli insulti contro di lui. Il capo della Cgil: «A chi è qui dovrebbero baciare i piedi» – Il video
«Questi non sono scioperanti: sono delinquenti». Con queste parole il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato gli scontri verificatisi durante lo sciopero generale di oggi, venerdì 3 ottobre, quando cortei e manifestazioni hanno riempito le piazze di moltissime città italiane. Salvini ha pubblicato sui social video della manifestazione davanti al Mit a Roma, dove alcuni partecipanti avrebbero rivolto insulti alla Lega e al ministro stesso. «Signore e signori, ecco a voi i buoni», ha scritto Salvini, accompagnando il messaggio con una faccina ironica. Dal suo punto di vista, la protesta sarebbe degenerata in violenze inaccettabili: «Non capisco come un solo bambino palestinese possa trarre vantaggio da chi lancia sassi. Conto che le forze dell’ordine abbiano identificato queste persone. Ne pagheranno direttamente, penalmente e finanziariamente le conseguenze».
La solidarietà agli «agenti feriti»
Il leader della Lega ha inoltre espresso solidarietà agli agenti feriti durante gli scontri a Pisa, Bologna, Salerno e Firenze, sottolineando come i cortei abbiano provocato danni alle infrastrutture e disagi ai cittadini: chiusure di strade, blocchi nei porti di Napoli e Livorno, stop ai voli a Pisa e interventi della polizia per sedare le violenze. «Sapere che a metà giornata ci sono 30 poliziotti feriti, stazioni bloccate, autostrade fermate, invasioni di aeroporti… Abbiamo voluto dare una chance alla Cgil di fermarsi, lo sciopero era stato dichiarato illegittimo, perché gli scioperi si dichiarano con 10 giorni d’anticipo e non 2, ma hanno volto tirar dritto», ha detto il vicepremier, poi ha avvertito: «Siccome ci saranno altri 40 scioperi da qui a fine anno, saprò, a questo punto, come tutelare milioni di italiani. Abbiamo dato una chance, hanno preferito fare guerra politica, parlando di pace, sapremo come comportarci».
La proposta della «cauzione» in caso di danni
Salvini ha ribadito la necessità di responsabilizzare chi organizza manifestazioni: «Chi organizza una manifestazione deve rispondere di quello che accade. Propongo che venga chiesta una cauzione da versare in caso di danni, proporzionata agli eventi, oggi tra 2.500 e 50.000 euro. Oggi chi sciopera illegamente crea un danno di miliardi di euro al sistema Italia. Lo organizza Landini? Lo paghi Landini».
Solidarietà ai poliziotti feriti oggi a Pisa mentre i manifestanti invadevano la pista dell’aeroporto, e a tutti gli agenti feriti nelle ultime ore durante gli scontri coi Pro-Pal a Bologna, Salerno e Firenze. E un pensiero a tutti i lavoratori e ai passeggeri danneggiati. Questi…
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 3, 2025
Landini: «Le sue sono minacce a persone perbene»
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha risposto accusando Salvini di minacciare cittadini per aver esercitato un diritto costituzionale: «Nella mia vita non avevo mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i suoi cittadini se esercitano il diritto di sciopero. Quelle sono minacce a persone perbene». Landini ha assicurato che eventuali sanzioni saranno impugnate come illegittime: «Il nostro sciopero è ampiamente legittimo. Stiamo garantendo i servizi minimi». I cortei hanno visto la partecipazione di circa due milioni di persone, con adesioni stimate al 60% secondo sindacati e Cgil.
«Un governo intelligente dovrebbe essere orgoglioso di questa manifestazione»
Landini ha poi sottolineato come, invece di criticare chi manifesta, il governo dovrebbe mostrare sostegno. «Scioperare vuol dire rinunciare allo stipendio. Un governo intelligente dovrebbe essere orgoglioso di questa manifestazione perché fatta da persone perbene che vogliono difendere l’onore di questo paese». E ha concluso: «Se fossero intelligenti sarebbero capaci di ascoltare e capire – ha aggiunto – Un livello così basso non me lo aspettavo. Quelli che stanno qui, sono quelli che pagano le tasse e che tengono in piedi il nostro paese. Dovrebbero baciare dove mettono i piedi. Non denigrarli o minacciarli».