Greta Thunberg detenuta in una cella infestata da cimici: «Senza cibo né acqua». La denuncia degli attivisti turchi: «È stata costretta a baciare la bandiera israeliana»


«Detenuta in una cella infestata da cimici, senza acqua né cibo e costretta a tenere delle bandiere mentre i soldati scattavano delle fotografie». Secondo quanto riportato dal Guardian, che ha avuto accesso a una corrispondenza del ministero degli Esteri svedese, Greta Thunberg avrebbe subito trattamenti «inumani» durante la sua detenzione in Israele. L’attivista è stata arrestata nei giorni scorsi, insieme agli oltre 400 attivisti, politici e giornalisti provenienti da tutto il mondo, dalle forze di difesa israeliane (IDF) mentre si trovava in acque internazionali a bordo di una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria che aveva lo scopo di portare gli aiuti umanitari e rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza, in vigore da 16 anni.
Le condizioni di detenzione di Greta Thunberg
In una email inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine a Greta Thunberg, si riferisce che l’attivista avrebbe trascorso il suo periodo di detenzione in una cella infestata da cimici dei letti, con cibo e acqua in quantità insufficiente. «Un funzionario dell’ambasciata ha avuto la possibilità di incontrare Greta», si legge nel messaggio visionato dal Guardian. «Thunberg ha raccontato di essere disidratata e di non aver ricevuto abbastanza cibo. Ha anche riferito di aver sviluppato eruzioni cutanee, probabilmente a causa delle cimici dei letti. Ha parlato di trattamenti inumani e ha detto di essere rimasta seduta per ore su superfici dure».
Inoltre, «un’altra detenuta avrebbe dichiarato di aver visto Greta costretta a tenere delle bandiere (non identificate, ndr) mentre venivano scattate fotografie. Si chiedeva se quelle immagini fossero state diffuse», ha aggiunto il funzionario svedese. Secondo gli attivisti turchi, sentiti da Cnn Turk, Thunberg sarebbe stata invece costretta a baciare la bandiera israeliana. «L’hanno tormentata e trascinata a terra, e poi l’hanno costretta a baciare la bandiera israeliana. Greta è solo una bambina», ha detto l’attivista Ersin Celik.
Lasciati senza cibo e acqua per ore
La Ong palestinese Adalah, che fornisce assistenza legale agli attivisti arrestati, ha denunciato gravi violazioni dei diritti umani, tra cui la mancanza di accesso a cibo, acqua, servizi igienici, farmaci e assistenza legale. Gli avvocati che supportano la flottiglia hanno precisato che gli attivisti sono stati lasciati senza cibo né acqua per ore, tranne che per un pacchetto di patatine, mostrato poi alle telecamere. Anche la questione legale è stata problematica: diversi partecipanti alla missione sono stati costretti a firmare documenti che non comprendevano. Greta Thunberg, in particolare, avrebbe espresso dubbi sul contenuto del documento che le è stato proposto e si sarebbe rifiutata di firmarlo senza una comprensione completa, come riportato dal Guardian.
Anche il team legale italiano ha confermato che gli attivisti sono stati lasciati senza cibo e acqua fino a tarda notte. Inoltre, gli avvocati hanno segnalato abusi verbali e fisici subiti dai detenuti. Benedetta Scuderi, eurodeputata che è tornata in Italia dopo essere stata arrestata, ha raccontato episodi di discriminazione e aggressioni verbali subite durante il trasferimento. «In aeroporto a Tel Aviv, alcuni passeggeri ci mostravano il dito medio», ha raccontato. «In aereo ci urlavano frasi come “Friends of Greta of my ass” e, in aeroporto, ci hanno detto “Spero che vi prendano in ostaggio” e “Dovevate tornare a nuoto”».
Il comizio di Ben-Gvir
Il trattamento riservato agli attivisti è stato ulteriormente aggravato dalle dichiarazioni del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, che ha definito i membri della flottiglia «terroristi» durante una visita ad Ashdod, dove erano stati trasferiti gli arrestati. Nonostante le numerose richieste di chiarimenti, né il Servizio Penitenziario Israeliano né le forze armate israeliane hanno fornito risposte ufficiali alle richieste di commento inviate dal Guardian.
Foto copertina: ANSA / MOHAMED MESSARA | Greta Thunberg durante una manifestazione di sostegno alla Flottiglia Globale Sumud, il 7 settembre 2025