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Questo terrorista tagliateste non è il leader siriano Ahmed al-Sharaa

07 Ottobre 2025 - 12:55 Marianna Satta
Il terrorista nella foto sarebbe stato ucciso nel 2015

Negli ultimi giorni un collage che circola su Facebook, X e Instagram ha scatenato l’indignazione degli utenti. Nei vari post si vedono due foto affiancate: una del presidente siriano Ahmed al-Sharaa in una sala dell’ONU, e nell’altra un uomo che regge due teste mozzate. I post accusano il Presidente di essere lo stesso uomo della foto macabra e lo collegano a crimini di massa. A questo si aggiunge l’accusa di aver supportato Netanyahu durante il suo discorso alle Nazioni Unite. Queste affermazioni sono false.

Per chi ha fretta

  • Il collage è fuorviante: le due immagini non ritraggono la stessa persona.
  • La foto delle teste risale al 2014, e mostra il militante australiano Mohamed Elomar, non il presidente Ahmed al-Sharaa.
  • Le foto di al-Sharaa risalgono alle conferenze dell’Onu tenutesi tra il 20 e il 26 settembre, nessuna lo ritrae durante il discorso di Netanyahu.
  • La Siria è stato uno dei 77 paesi a lasciare la sala durante il discorso di Netanyahu, quindi il presidente Ahmed al-Sharaa non vi ha assistito.

Analisi

La notizia si è sparsa velocemente nei giorni successivi alla conferenza delle Nazioni Unite tenutasi questo settembre 2025. Un collage che accosta una foto ufficiale del Presidente siriano con una immagine piuttosto cruda proveniente dalla propaganda jihadista ha fatto il giro dei social.

Si accusa infatti il Presidente Siriano Al-Sharaa di essere il terrorista ritratto tenendo le due teste e di aver supportato Israele alle Nazioni Unite.

La vera identità dell’uomo

L’uomo nella foto è in realtà Mohamed Elomar, un cittadino australiano noto per la sua partecipazione al conflitto siriano al fianco dello Stato Islamico.

Elomar divenne famoso nel 2014 quando diffuse immagini che lo ritraevano con le teste mozzate di soldati siriani. Questi lasciò l’Australia nel 2013 per combattere in Siria e in Iraq, e secondo fonti del governo australiano, sarebbe stato ucciso nel giugno 2015.

L’attuale Presidente della Siria, Ahmed al-Sharaa, è una figura completamente diversa. Conosciuto anche come Abu Mohammad al-Jolani, ha guidato Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un’organizzazione designata come gruppo terroristico da Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite, ma dal 2016, HTS ha interrotto i legami con al-Qaeda. In seguito alla caduta del regime di Bashar al-Assad nel dicembre 2024, al-Sharaa ha guidato l’operazione ribelle che ha rovesciato il governo, diventando presidente ad interim nel gennaio 2025.

Le accuse di supporto a Netanyahu

Vi sono diverse versioni dello stesso post anche in lingua inglese.

In alcuni casi, l’immagine riportata nel post, del presidente siriano seduto all’Onu intento ad ascoltare un discorso con le cuffie, è stata usata anche per lanciare l’accusa che questi stesse ascoltando e supportando il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Accusa riportata anche sui social italiani.

In realtà la foto è stata pubblicata il 22 settembre sull’account Instagram ufficiale del governo siriano — quattro giorni prima del discorso di Netanyahu.

In più, la Siria risulta tra i 77 paesi che hanno abbandonato l’aula durante l’intervento di Netanyahu, in segno di protesta contro la politica israeliana nei confronti dei palestinesi.

Conclusioni

Il collage virale che associa la foto di un terrorista islamico e quella di Ahmed al-Sharaa non ha quindi fondamento, esattamente come le accuse che questi abbia supportato Netanyahu durante il suo discorso all’Onu.

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