Ultime notizie Delitto di GarlascoElezioni RegionaliFrancesca AlbaneseGazaGlobal Sumud FlotillaIsraele
ESTERIIsraeleMedio OrientePalestinaPapa Leone XIVVaticano

Papa Leone in difesa del cardinale Parolin. La protesta dell’ambasciata israeliana per le parole del cardinale su Gaza: «È la posizione del Vaticano»

07 Ottobre 2025 - 19:12 Ygnazia Cigna
cardinale parolin
cardinale parolin
Scintille diplomatiche tra Vaticano e Israele. Il Pontefice: «Ha espresso la posizione della Santa Sede»

Il Segretario di Stato del Vaticano, Pietro Parolin ha scatenato un botta e risposta diplomatico tra Vaticano e Israele sul conflitto in Medio Oriente, e Papa Leone XIV si è trovato costretto a intervenire. «Preferisco non commentare, ma il cardinale ha espresso l’opinione della Santa Sede». Così il pontefice, uscendo dalla sede vaticana di Castel Gandolfo, ha risposto ai malumori diplomatici sorti dopo l’intervista rilasciata ieri ai media vaticani da Parolin, nella quale il Segretario di Stato aveva descritto la situazione a Gaza come «grave e tragica», definendola «una guerra devastante che ha mietuto decine di migliaia di morti» e parlando di «carneficina».

Cosa ha detto Parolin

Il cardinale aveva sottolineato l’urgenza di recuperare «il senso della ragione, abbandonare la logica cieca dell’odio e della vendetta, rifiutare la violenza come soluzione». E aveva poi precisato: «È diritto di chi è attaccato difendersi, ma anche la legittima difesa deve rispettare il parametro della proporzionalità. Purtroppo, la guerra che ne è scaturita ha avuto conseguenze disastrose e disumane… Mi colpisce e mi affligge il conteggio quotidiano dei morti in Palestina, decine, anzi a volte centinaia al giorno, tantissimi bambini la cui unica colpa sembra essere quella di essere nati lì: rischiamo di assuefarci a questa carneficina! Persone uccise mentre cercavano di raggiungere un tozzo di pane, persone rimaste sepolte sotto le macerie delle loro case, persone bombardate negli ospedali, nelle tendopoli, sfollati costretti a spostarsi da una parte all’altra di quel territorio angusto e sovrappopolato… È inaccettabile e ingiustificabile ridurre le persone umane a mere vittime collaterali». Il segretario Parolin aveva inoltre espresso sostegno a qualsiasi iniziativa che coinvolga il popolo palestinese nella ricerca di una soluzione e che fermi la strage quotidiana: «Qualunque piano che coinvolga il popolo palestinese nelle decisioni sul proprio futuro e permetta di finire questa strage, liberando gli ostaggi e fermando l’uccisione quotidiana di centinaia di persone, è da accogliere e sostenere». Il riferimento era al piano per Gaza presentato dal presidente degli Usa, Donald Trump.

La reazione dell’ambasciata israeliana

La presa di posizione del cardinale non è stata però ben accolta dall’ambasciata israeliana presso la Santa Sede, che ha espresso critiche per quella che definisce «l’equivalenza morale laddove non è pertinente». Secondo Tel Aviv, Parolin avrebbe «applicato il termine “massacro” sia all’attacco genocida di Hamas del 7 ottobre sia al legittimo diritto di Israele all’autodifesa. Non esiste equivalenza morale tra uno Stato democratico che protegge i propri cittadini e un’organizzazione terroristica intenzionata a ucciderli. Ci auguriamo che le dichiarazioni future riflettano questa importante distinzione». Non solo. Secondo l’ambasciata, l’intervista di Parolin «rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo. Si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza». Il Papa, con le sue dichiarazioni, ha cercato di fare da scudo a Parolin, sottolineando che le parole del cardinale riflettono «l’opinione della Santa Sede».

leggi anche