Conte tenta il rilancio dopo il flop Regionali: «Emergenza sociale in Italia, ecco le proposte M5S» – Il video


Estensione della no tax area, aumento dell’assegno unico, investimenti in sanità e transizione 4.0 per le imprese. In diretta su Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un appello a maggioranza e opposizione per convergere su alcune misure da inserire in legge di bilancio. Reduce dalla sconfitta elettorale in Calabria, l’ex premier ha parlato di «quattro pilastri» per combattere quella che ha definito «emergenza economica e sociale». Una «terapia d’urto», secondo Conte, necessaria per rispondere alla crisi in corso. «Nonostante ciò che dice Giorgia Meloni, gli stipendi non solo sono al -9% dal 2021 ma anche erosi dal fiscal drag», e cioè l’effetto per cui l’aumento degli stipendi è annullato da inflazione e aliquote maggiori.
L’appello per quattro proposte condivise
«Maxi taglio delle tasse con estensione della no tax area, aumento consistente dell’assegno unico per i figli, vere risorse per la sanità e il ripristino di transizione 4.0 per le imprese. Invochiamo da subito un dialogo con le forze di maggioranza e con il governo». Il leader 5 stelle si è poi rivolto alle opposizioni: «Dobbiamo ritrovare un’unità d’intenti, e se il governo non dovesse accogliere l’appello dobbiamo metterli in difficoltà». Non sono mancate critiche sul Pnrr: «I soldi vengono sprecati, eppure se non ci fossero stati saremmo in recessione, non c’è alcuna misura per la crescita», ha detto Conte rivendicando il merito dei finanziamenti europei.
I fondi chiesti alle banche: «Ma non siano prestiti»
Conte ha parlato anche del Documento programmatico di finanza pubblica, presentato giovedì scorso dal governo, che delinea l’andamento economico del Paese fino al 2028. «Vanno definanziati i folli piani militari già previsti, chiedendo un vero contributo a banche, multinazionali e imprese energetiche. Ma non prestiti come l’anno scorso, quei soldi andranno ridati». E sulla sanità si è rivolto ai cittadini: «Non ascoltate quello che dirà il governo, il ministro della Salute… gli aumenti vanno visti in rapporto al Pil e l’ultimo rapporto Gimbe dice che sono stati scippati 13 miliardi».