«Vuoi che te lo trasformi in un articolo?». Il pezzo scritto con ChatGPT e la figuraccia del quotidiano “La Provincia”


Nei giornali cartacei si sa, il conteggio delle battute è quanto di più cruciale ci possa essere. Dieci in più e l’articolo non entra nell’impaginazione, dieci in meno e rimane un vuoto bianco nella pagina. Se si unisce questo problema all’impegno di scrivere un articolo entro una data scadenza, purtroppo accade che per qualcuno la soluzione abbia un nome e un cognome: intelligenza artificiale. Ma quando fa tutto la macchina, il rischio della disattenzione è sempre dietro l’angolo. E il copia e incolla può diventare una trappola.
Il caso su “La Provincia” e l’uso di ChatGPT
È il caso dell’edizione di La Provincia, diventata virale sui social grazie ad account come “Osservatorio stampa italiana” e “News9”. L’articolo in taglio alto, dedicato a «Civitavecchia snodo dei traffici di droga», ha il suo sviluppo interza pagina. Andando però a leggere lo sviluppo del pezzo, la chiusa stona non poco: «Vuoi che lo trasformi in un articolo da pubblicare su un quotidiano (con titolo, occhiello e impaginazione giornalistica) o in una versione più narrativa da magazine d’inchiesta?». Un’espressione che, per chi ha anche solo bazzicato per sbaglio ChatGPT, è molto facilmente riconducibile al chatbot di OpenAI.