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Oslo, migliaia in piazza contro la partita Norvegia-Israele: «No al genocidio». Fischi durante l’inno e partita interrotta – Il video

11 Ottobre 2025 - 19:25 Alba Romano
Tensioni a Oslo prima e durante la partita di qualificazione per i Mondiali tra Norvegia e Israele. Cori, fischi e striscioni hanno accompagnato il match

Migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Oslo per protestare contro la partita di qualificazione per i Mondiali tra Norvegia e Israele, accusando la Fifa di non aver sospeso la squadra israeliana in seguito alla guerra a Gaza. La manifestazione, partita davanti al Parlamento norvegese, si è trasformata in un lungo corteo diretto verso lo stadio Ullevaal, dove si sarebbe giocata la partita. In testa, bandiere della Palestina, fumogeni e cori: «No al genocidio» e «La partita non si deve giocare».

Città blindata e stadio sotto controllo

Le autorità norvegesi hanno dispiegato un imponente dispositivo di sicurezza: ingressi chiusi, perquisizioni all’arrivo dei tifosi e capienza ridotta. Gli edifici attorno allo stadio esponevano striscioni a sostegno della Palestina e drappi con la scritta «Free Gaza». La Norvegia è stato il primo Paese europeo a chiedere alla Fifa l’esclusione di Israele dalle qualificazioni, e il tema ha spaccato anche i tifosi della nazionale. In seguito, poiché boicottare la partita avrebbe significato compromettere la qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio, la Federazione calcio della Norvegia aveva annunciato che il ricavato dei biglietti del match sarebbe stato interamente devoluto a Medici senza frontiere per sostenerne l’attività nella Striscia.

Fischi durante l’inno e partita interrotta

La tensione si è fatta sentire ancor prima che il match iniziasse. All’ingresso delle squadre in campo, lo stadio ha fischiato l’inno israeliano. Durante la partita, un enorme striscione è comparso tra le tribune: «Lasciate vivere i bambini», accompagnato da una grande bandiera palestinese. Nella curva norvegese un altro messaggio: «Mostra il cartellino rosso a Israele». Il match è stato interrotto per alcuni minuti dopo l’invasione di campo di un uomo con la maglia con sopra scritto «Free Gaza».

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