Ultime notizie Delitto di GarlascoDonald TrumpGaza
POLITICAGazaGoverno MeloniMatteo PiantedosiPalestinaScioperiScontri

Il sospetto del ministro Piantedosi sulle proteste ProPal: «C’erano anche nostalgici della lotta armata. Dall’esercito israeliano qualche esagerazione»

11 Ottobre 2025 - 15:06 Alba Romano
piantedosi-proteste-gaza
piantedosi-proteste-gaza
Il titolare del Viminale va al contrattacco: «Il governo italiano complice di un genocidio? Macché, da noi sempre un approccio equilibrato»

Nelle manifestazioni per Gaza che nelle ultime settimane hanno riempito centinaia di piazze in tutta Italia ci sono anche nostalgici della lotta armata. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato alla festa del Foglio. «Alcuni elementi sono al vaglio degli inquirenti per capire se alcune azioni apparentemente coordinate c’è una strategia o meno», ha detto il titolare del Viminale a proposito delle proteste per la Palestina. E poi ha aggiunto: «Da tempo, inoltre, i nostri investigatori hanno evidenziato la ricomparsa sullo scenario di vecchi nostalgici della vecchia lotta armata». Questo ovviamente non significa che stia tornando la lotta armata, ma vuol dire che «nel substrato» delle manifestazioni, ha precisato Piantedosi, «qualcuno vive la suggestione di reimpiantare la lotta armata e la sovversione». 

La mobilitazione per Gaza e le accuse al governo

A proposito della situazione nella Striscia di Gaza, dove negli ultimi due anni sono stati uccisi oltre 67 mila palestinesi, Piantedosi respinge le accuse mosse al governo, in particolare da chi ha denunciato la premier Giorgia Meloni e il resto del suo esecutivo per complicità. «Non mi sento personalmente complice del genocidio», risponde il ministro dell’Interno, che precisa poi di considerare l’uso del termine “genocidio” «un’esagerazione». Su questo punto, semmai, Piantedosi va al contrattacco: «Non abbiamo avuto difficoltà a commentare qualche esagerazione da parte dell’esercito israeliano», mentre in alcuni ambienti «c’è una difficoltà ad ammettere l’importanza non solo del processo di pace, ma anche dell’importanza dell’approccio equilibrato del governo italiano».

La candidatura mancata in Campania

Secondo il titolare del Viminale, il governo sta lavorando bene e ottenendo buoni risultati, ma c’è qualcuno che «ha visto la suggestione di cavalcare il tema della Palestina» per provare a buttar giù l’esecutivo. Questa strategia, secondo Piantedosi, si è già rivelata fallimentare: «Questo non ha cambiato le scelte elettorali, come si è visto alle regionali. In assenza di altri idee, hanno avuto la suggestione di percorrere questa strada per contrapposizione al governo, i fatti hanno dimostrato che è una scelta molto miope». E sempre a proposito di regionali, Piantedosi rivela anche di aver rifiutato la candidatura per il centrodestra in Campania: «In sé mi onorava pure, ma credo di poter servire meglio il mio Paese da ministro dell’Interno».

Foto copertina: ANSA/Claudio Giovannini | Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la festa del quotidiano Il Foglio

leggi anche