Matteo Bocelli, i commenti perfidi a scuola sul papà. La lezione alla sorella in lacrime: «Certe cose ti rendono umile»


«Ecco un altro tenore!», esclamò la nonna Edi al suo primo vagito. E non ci è andata lontana: effettivamente Matteo Bocelli, 28 anni, secondogenito del celeberrimo Andrea, si è già esibito davanti a due papi e a vip di mezzo mondo ed è ora impegnato in un tour mondiale. In un’intervista a Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera, il 28enne figlio d’arte ha raccontato la sua infanzia, vissuta «in una realtà che non è quella della stragrande maggioranza delle persone», ma non per questo sempre felice. Dalle accuse di essere «privilegiati» e «viziati» ai commenti più dolorosi, quelli «sulla cecità del babbo», Bocelli ha ricordato che, a prescindere da chi sei, «quando sei bambino certe cose ti toccano, ci resti male».
Una pasta al pomodoro con Ed Sheeran e Johnny Depp
Matteo Bocelli ha ammesso di essere tornato a casa in lacrime per i commenti dei compagni di scuola. Lo stesso era successo a sua sorella Virginia, che lui stesso aveva provato a rincuorare da fratello maggiore: «Cerco di spiegarle che sono cose che ti fortificano, che ti rendono umile», osserva. «Anche le offesucce ti aiutano a restare semplice». Una semplicità che Bocelli junior racconta anche a proposito dei suoi incontri con alcune star. «L’estate 2024, dopo un concerto al Teatro del Silenzio, abbiamo ospitato Ed Sheeran e Johnny Depp, hanno dormito da noi. Uno si aspetta chissà che cose strane, invece ho messo su l’acqua per la pasta al pomodoro e ci siamo bevuti una birra. Abbiamo chiacchierato per ore, io più che altro ascoltavo. È stato bello. Parlare dei propri problemi ti fa sentire meno solo, ti dà coraggio. Sono persone che hanno avuto tutto dalla vita, eppure hanno sofferto».
L’incontro a sorpresa con Angelina Jolie
C’è un altro incontro che Bocelli ricorda con emozione: «Da piccolo avevo una crush, una cotta pazzesca per Angelina Jolie. Babbo prima mi promise di farmela incontrare, poi disse che era saltato tutto. Ero tristissimo. Invece di nascosto aveva preparato la sorpresa. Mi portò a un evento e lei era lì che mi aspettava. Bellissima. Restai immobile e muto come una mummia». Tutt’altra prontezza invece Matteo Bocelli avrebbe voluto mostrarla con Jannik Sinner, in occasione del “duetto” tra il tennista e papà Andrea: «Volevo sfidarlo a ping-pong, ma purtroppo non ce n’è stato il tempo», scherza.
Il paragone con papà Andrea
Visto che ha scelto lo stesso mestiere, per Matteo Bocelli è poi inevitabile il paragone con il padre, il cantante italiano più famoso al mondo. Il giovane assicura: «Alla base c’è una passione vera. Faccio quello che più amo al mondo». E alla domanda se gli invidia qualcosa, trova anche il modo di rigirarla in un complimento: «Posso dirle un motivo per cui stimo il mio babbo: la capacità di affrontare con calma situazioni difficili, scrollandosi di dosso i cattivi pensieri». Per il resto c’è poco da dire: un contratto lo vincola al segreto sulla sua presenza al matrimonio di Jeff Bezos e la semplice estraneità lo protegge dalla lite tra Laura Pausini e Gianluca Grignani. «Sono un tipo riservato», chiosa Bocelli, «non mi piace stare al centro dell’attenzione».
Foto copertina: EPA/CAROLINE BREHMAN| Matteo Bocelli con il padre Andrea alla cerimonia degli Oscar presso il Dolby Theatre di Los Angeles, California, USA, 10 March 2024