La tiktoker Rita De Crescenzo andrà a processo per le minacce al deputato Borrelli: «Chiese alla camorra di eliminarmi»


La tiktoker Rita De Crescenzo, 46 anni, e suo figlio Rosario Bianco, 26 anni, andranno a processo per gli insulti, le minacce e i commenti pubblicati sui social contro Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra. L’influencer e il figlio avevano scritto frasi come «Ti distruggo», «Sei un corrotto, un burattino», «Ve ne dovete andare da Napoli», «Chi ti dice bravo deve rimanere paralizzato», «Sei un imbroglione, un camorrista». Queste frasi avevano scatenato una vera e propria ondata di odio social contro Borrelli, sfociato anche in appelli alla camorra per eliminarlo.
A febbraio la prima udienza
De Crescenzo e Bianco sono attesi in tribunale il prossimo 3 febbraio 2026, giorno in cui si terrà l’udienza predibattimentale davanti al giudice della sesta sezione penale. L’accusa è di aver esposto il deputato Borrelli a una vera e propria campagna diffamatoria, con l’obiettivo di mettere fine alla sua attività di denuncia del degrado e della criminalità nel territorio campano. Le contestazioni formulate dalla procura di Napoli si basano su video e audio con i quali madre e figlio offendevano il parlamentare: il deputato ne ha consegnati quattordici agli investigatori.
Borrelli: «Insulti e aggressioni non possono restare impuniti»
«Si tratta della prima delle tante denunce che ho presentato nei confronti della tiktoker», commenta Borrelli. «Ci aspettiamo – continua il deputato di Avs – che adesso finiscano davanti a un giudice perché non si possono impunemente infamare, aggredire e insultare le persone pensando di farla franca. Ho depositato tutti i video contenenti anche minacce di morte, con tanto di richieste alla camorra di eliminarmi».
I guai giudiziari di De Crescenzo
Per De Crescenzo non si tratta dell’unica vicenda che la vede coinvolta per accuse di diffamazione. Nelle scorse settimane, il ristoratore Alessandro Coscia le ha chiesto 20mila euro di danni. La tiktoker, inoltre, andrà a processo anche per un’altra inchiesta, che la vede indagata con l’accusa di aver fatto parte di un’associazione finalizzata allo smercio di cocaina.