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La storia di Tanner, l’uomo paralizzato che ora può abbracciare le figlie grazie a un chip cerebrale di Neuralink – Il video

15 Ottobre 2025 - 23:29 Ugo Milano
Veterano del Mississippi, ha visto la sua vita stravolta dopo un incidente nel 2021. Oggi qualcosa è cambiato con la tecnologia di Musk

Un uomo paralizzato negli Stati Uniti è riuscito a riabbracciare le proprie figlie grazie a un braccio robotico controllato dal cervello tramite un impianto Neuralink. Protagonista è RJ Tanner, veterano del Mississippi e quinto paziente al mondo a ricevere il chip sviluppato dall’azienda neurotecnologica di Elon Musk. La sua vita è cambiata nel 2021, quando un incidente motociclistico lo ha reso completamente tetraplegico. Da allora dipendeva dai familiari per ogni attività quotidiana. Ma nell’aprile 2025 è arrivata una svolta: Neuralink lo ha selezionato come paziente per l’impianto di un chip cerebrale. Prima dell’impianto, Tanner si è sottoposto a mesi di esami e valutazioni cliniche per dimostrare l’idoneità al dispositivo sul suo corpo. E così, lo scorso aprile gli è stato impiantato il chip. Le ultime immagini disponibili risalgono ai mesi scorsi quando Tanner riusciva a tenere la figlia piccola sulle gambe. Ora, stando agli aggiornamenti dell’azienda, è riuscito ad abbracciarla.

Come funziona il chip

Il chip Neuralink registra i segnali neurali e li trasmette in tempo reale a un computer via Bluetooth, traducendo l’attività cerebrale in comandi digitali. «Grazie a Neuralink sono passato dall’impossibilità di fare nulla a muovere il cursore sul computer in pochi minuti», ha raccontato Tanner. «Mi ha restituito il senso di indipendenza e libertà». Ora Tanner può inviare messaggi, navigare online e utilizzare la navigazione vocale grazie al chip cerebrale. E durante i primi test di simulazione, l’equipe gli ha insegnato a controllare un braccio robotico sullo schermo di un computer. Questo gli permette di abbracciare i cari e può giocare con sua figlia. «È la prima interazione fisica che io e lei abbiamo mai avuto. Non ricorda mai che la tenessi in braccio, non ricorda niente di tutto ciò», ha riferito l’uomo. «Ma poi, quando ha visto che potevo muovere la mano robotica ha pensato che fosse la cosa più bella del mondo», ha aggiunto.

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