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Regione Lazio, arrestato per corruzione il consigliere di FdI Enrico Tiero: chi è l’ex Dc accusato di fare favori in cambio di tessere

18 Ottobre 2025 - 15:36 Ygnazia Cigna
enrico tiero arrestato
enrico tiero arrestato
Scandalo nel Lazio. Nell'ambito della stessa inchiesta, è stato indagato anche l’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero, nonché presidente dell’XI Commissione della Regione Lazio – Sviluppo Economico e Attività Produttive, è stato sottoposto agli arresti domiciliari come misura cautelare. È quanto deciso dal giudice per le indagini preliminari (gip) del tribunale di Latina. Tiero è indagato per presunta corruzione ed è stato messo ai domiciliari perché vi sono gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Secondo le ipotesi degli inquirenti, il consigliere di FdI avrebbe utilizzato il proprio ruolo istituzionale per agevolare interessi privati di alcuni imprenditori operanti in settori come alimentare, sanitario e gestione dei rifiuti, intervenendo direttamente su pratiche e procedure amministrative. In cambio, avrebbe ricevuto benefici concreti, tra cui assunzioni di personale, una somma di denaro e, in un caso, la sottoscrizione di tessere per un partito politico.

Chi è Enrico Tiero, il consigliere di FdI arrestato

Enrico Tiero, classe 1967, vanta una lunga carriera politica che l’ha visto transitare dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia, fino ad approdare in Fratelli d’Italia nel 2019. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: capo di Gabinetto presso l’amministrazione provinciale di Latina, capo segreteria dell’assessore regionale al Turismo tra il 2010 e il 2012, assessore provinciale dal 1999 al 2014, assessore comunale e vicesindaco a Latina, fino a diventare vice portavoce di FdI nel Lazio. Tiero si è poi autosospeso dal partito di Giorgia Meloni.

Cosa emerge dall’indagine

Secondo la Procura, Tiero avrebbe utilizzato la propria influenza per favorire persone e aziende a lui vicine, intervenendo su concorsi, assunzioni e appalti. Tra i casi contestati, vi sarebbero la stabilizzazione della figlia in una clinica privata, l’aiuto per la moglie di un consigliere comunale in un concorso pubblico, la concessione di un appalto urgente per la raccolta rifiuti a una società che lo ha ricambiato con assunzioni e 40 tessere di partito, e una presunta mazzetta da 6.000 euro da parte di una società di ristorazione collettiva, oltre ad altre assunzioni in aziende locali. L’indagine ipotizza quindi un uso sistematico del ruolo istituzionale a vantaggio di interessi privati. Nell’ambito della stessa inchiesta, è stato indagato anche l’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera, sempre di Fratelli d’Italia.

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