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Treviso, tutti la credevano povera: colf che investiva in Borsa lascia un’eredità milionaria alla casa di riposo della sua città

18 Ottobre 2025 - 14:42 Ugo Milano
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Anna Maria Battistuzzi, 79 anni, vissuti in modo semplice e riservato, aveva accumulato un patrimonio con investimenti finanziari. Alla sua morte ha donato tutto alla Rsa Fenzi di Conegliano, dove non era riuscita a essere accolta

Anna Maria Battistuzzi, 79 anni, originaria di Conegliano (Treviso), è morta il 13 ottobre in una Rsa del Piacentino, dove era stata ricoverata negli ultimi mesi di vita. Nessuno, tra i suoi conoscenti, poteva immaginare che quella signora, che aveva lavorato per anni come segretaria e poi come colf, nascondesse un patrimonio milionario costruito investendo in Borsa. Alla sua morte, l’incredibile rivelazione: nel testamento la donna ha lasciato tutti i suoi beni alla Casa di Riposo “Fenzi” di Conegliano, la struttura dove aveva chiesto di essere accolta, ma che non aveva potuto riceverla per mancanza di posti adeguati al suo stato di salute.

Una vita semplice e un gesto straordinario

Di lei in città si ricordano in pochi. Una donna riservata, gentile, con una vita apparentemente ordinaria, come riporta Tgcom24. Nessuno sapeva che dietro quella quotidianità c’era la passione per la finanza: un “pallino”, come lo definiscono i vicini, che nel tempo le ha permesso di accumulare un piccolo tesoro in azioni e immobili. Alla sua scomparsa, il testamento ha sorpreso tutti. «È stata una sorpresa assoluta – ha raccontato Karim Zambon, presidente della Casa di Riposo Fenzi –. Non conoscevamo la signora, ma il suo gesto è di una generosità enorme. Credo abbia voluto aiutare chi, come lei, si è trovato in difficoltà. È un atto che commuove e ci responsabilizza».

L’omaggio della città

Anche il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, ha voluto ricordarla con parole di gratitudine: «Dietro una vita semplice e appartata si nascondeva una generosità straordinaria. Il suo gesto lascia un segno profondo nella nostra comunità». I dettagli dell’eredità – stimata in diversi milioni di euro tra titoli e proprietà – sono ancora in corso di definizione, ma la direzione della Rsa ha già confermato che rispetterà integralmente le volontà della benefattrice.

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