Matteo Costacurta, il «Principe Nero» detenuto in ospedale e con l’uso della piscina


Matteo Costacurta è il «Principe». E il soprannome se l’è meritato: soldi, bell’aspetto, casa ai Parioli e ville un po’ ovunque. Oltre alla gestione di bed & breakfast dentro il Vaticano che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di San Pietro. Ma è stato condannaot a 14 anni di carcere per tentato omicidio. E da circa un anno e mezzo sta scontando la pena. In carcere? No, in ospedale. Per essere precisi, al Nomentana Hospital. Un posto di lusso con prato all’inglese e piscina. Che gli serve per la riabilitazione dopo un intervento all’anca. Due operazioni da maggio 2024. E la necessità di fisioterapia e nuoto. Che per ora lo tiene lontano dalla galera.
Il Principe Nero
Costacurta, 41 anni, ha un titolo nobiliare e un patrimonio ereditato da una famiglia facoltosa. Ma secondo la procura di Roma è anche un killer. Ed è stato pagato per assassinare il 22 ottobre 2020 Alessio Marzani, un pregiudicato che aveva un conto in sospeso con Daniele Gallarello. Che si era rivolto al boss albanese Elvis Demce. Costacurta è figlio unico del nobile veneto Domenico Costacurta e di sua moglie, la spagnola Luisa Maria Ortega Occhi. È tra i soci del “Roma Polo Club”. E già nel 2009 si incontrava con Luigi Ciavardini (ex Nar) e Carlo Gentile (ex Terza Posizione). È stato anche in carcere a Milano. Per accuse come associazione a delinquere, rapina aggravata e danneggiamenti.
L’omicidio
A ottobre 2020 entrano in azione. L’obiettivo sta andando in bicicletta per le vie di Acilia. Due sicari a bordo di un motorino Sh nero sparano due colpi di pistola. Uno lo raggiunge al petto, l’altro al braccio. Marzani cade a terra, si rialza, scappa in un palazzo. Un residente gli apre la porta e lo nasconde. Poi chiama il 112. Quando al “Principe” avevano fatto vedere la foto di Marzani aveva risposto «non vedo l’ora di portare a termine l’incarico». Dopo l’agguato Demce parla con un amico di «Matteo il principe»: «Ma che stai a di’, quello era uno fuori di testa. Fa le rivoluzioni, un folle», gli dice l’altro.
In ospedale
Ora il Principe è in ospedale. «La stanza è a sue spese», sottolineano i bene informati. «Non potrebbe essere diversamente», ribattono gli investigatori oggi con La Stampa. Fuori dalla sua camera c’è un piantone. Durante gli incontri viene sorvegliato. Ma Il Principe «non ha bisogno di delinquere per motivi economici. Potrebbe fare una bella vita e invece delinque per piacere, per gusto personale. Indossa il maglioncino e spara», dicono i magistrati. «È invasato dalle sue idee antidemocratiche e si definisce orgogliosamente fascista», concludono.
I precedenti di Matteo Costacurta
Costacurta è stato arrestato nel 2004 per detenzione di arma da fuoco e nel 2007 viene coinvolto negli scontri successivi alla morte di Gabriele Sandri. Nel 2009 gli incontri con l’ex Nar Ciavardini, l’ex di Terza Posizione Carlo Gentile e qualche contatto con Massimo Carminati. Poi il Principe Nero si avvicina a Fabrizio Piscitelli, il Diabolik ammazzato al Parco degli Acquedotti. E secondo un’impotesi investigativa avrebbe cercato di uccidere Giuseppe Molisso e Leandro Bennato (considerati i mandanti dell’agguato a Diabolik, il 7 agosto 2019).