Gli arresti “preventivi” di 180 ultras del Napoli a Eindhoven: «Per impedire gli scontri»


180 ultras del Napoli sono stati arrestati il 20 ottobre a sera nel centro di Eindhoven nei Paesi Bassi. Si trovavano lì per la partita della società partenopea con il Psv, valida per la Champions League. L’agenzia di stampa locale Algemeen Nederlands Persbureau (Anp) scrive che le persone arrestate avrebbero «causato disordini con il loro comportamento». E che anche quattro tifosi della squadra locale sono stati fermati per lo stesso motivo in diverse zone della città. Ma la polizia locale ha successivamente dichiarato che non si sono verificati veri e propri disordini o risse.
Gli arresti “preventivi”
La polizia nederlandese ha descritto i tifosi del Napoli come un «gruppo numeroso» con una «certa atmosfera». Gli agenti hanno chiesto ai tifosi di lasciare il centro città. Ma le loro richieste sarebbero state ignorate. I tifosi sono quindi stati arrestati per violazione del regolamento comunale in materia di assembramenti. E sono stati portati in autobus alla stazione di polizia di Mathildelaan, dove saranno interrogati. Alcune persone fermate non avrebbero i biglietti per la partita di Champions League di stasera tra Psv e Napoli.
Le perquisizioni agli ultras
Il sindaco di Eindhoven Jeroen Dijsselbloem aveva precedentemente istituito una zona di sicurezza ad alto rischio in previsione della partita. Ciò consente alla polizia di effettuare perquisizioni preventive nel centro e in altri luoghi della città. I tifosi arrestati sono stati trasportati alla stazione di polizia di Mathildelaan, dove saranno ulteriormente interrogati, hanno aggiunto le forze dell’ordine su X.