La Lega porta in Senato il caso della macchina miracolosa teorizzata (forse) da Ettore Majorana. Il convegno criticato dal Cicap: «Non è scienza»


Un gruppo di irriducibili appassionati, o cospirazionisti, che non vuole abbandonare l’idea di una macchina miracolosa in grado di produrre energia illimitata e «tramutare la gommapiuma in oro». Si riuniranno in senato domani 22 ottobre, in un evento promosso dal senatore leghista e vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. «Majorana-Pellizza, è tempo di agire», si legge nella locandina che promette «la partecipazione di altri testimoni di questa incredibile vicenda». Al centro della conferenza la mitologica macchina di Ettore Majorana, il fisico scomparso misteriosamente in Sicilia nel 1938, intorno a cui sono nati diversi complotti. A segnalare l’evento è il Cicap, Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, organizzazione fondata da Piero Angela per affrontare col metodo scientifico i misteri di ciò che sembra paranormale.
La teoria della macchina prodigiosa
Vent’anni dopo la scomparsa di Majorana l’imprenditore Rolando Pelizza raccontò di averlo incontrato in un monastero dell’Italia meridionale. Lì, secondo il racconto, Majorana avrebbe continuato le sue ricerche progettando una macchina in grado di annichilire la materia, produrre energia infinita, trasmutare la gommapiuma in oro e ringiovanire le persone grazie a una imprecisata nuova fisica, molto diversa da quella nota. Majorana avrebbe affidato proprio a Pelizza il compito di costruirla, che però non ha mai fornito prove né sull’esistenza della macchina né sul suo incontro con Majorana..
Il Cicap contro l’evento: «Solo una suggestione. La politica pensi al Paese»
«Il compito della politica è quello di orientare le scelte fondamentali del Paese. Ma il parlamento non è il luogo in cui si decide il valore delle prove scientifiche», ha scritto il presidente del Cicap Lorenzo Montali. «Tanto più se si organizzano convegni a senso unico, il cui unico esito rischia di essere quello di dare una credibilità pubblica ad affermazioni che non sono supportate da prove adeguate». A tal proposito sui propri canali il comitato pubblica uno stralcio dal libro del giovane fisico Lorenzo Paletti sull’argomento: «Rolando Pelizza non ha mai prodotto prove verificabili e riproducibili né del suo rapporto con Ettore Majorana né dell’efficacia della cosiddetta “Macchina”. A chi sostiene effetti tanto straordinari spetta l’onere di evidenze altrettanto straordinarie, aperte al controllo di tutti. Finché ciò non accadrà, la “Macchina di Majorana” rimane una suggestione, non un fatto scientifico».