Crozza imita ancora Sinner, l’ironia dopo il rifiuto della Davis: «Sono oppor-tennista. Io italiano quando c’è da fare un po’ di grano» – Il video
L’imitazione di Jannik Sinner da parte di Maurizio Crozza, andata in onda nell’ultima puntata di Fratelli di Crozza su Nove, ha riaperto le discussioni sulla rinuncia del tennista alle Finals di Coppa Davis. Il comico genovese ha costruito la sua parodia attorno alle accuse più ricorrenti rivolte all’atleta: la decisione di non partecipare alla Davis, la residenza a Monte Carlo e la scelta di giocare il Six Kings Slam in Arabia Saudita, torneo ricchissimo, ma irrilevante ai fini del ranking. Crozza ha interpretato un Sinner che non conosce l’Italia («Quel popolo che sta sotto l’Alto Adige») e che ignora i colori della bandiera. Il tennista della parodia rifiuta persino l’invito al Quirinale «perché è un attimo che Mattarella poi parli di tasse», chiaro riferimento al tema fiscale. «Il mondo è cambiato — dice il Crozza-Sinner — prima tutti volevamo fare la Coppa Davis, oggi è più importante andare a Riad, vincere il torneo di sei milioni e la racchetta d’oro».
Il ritratto opportunista di Sinner
La caricatura lo descrive come un opportunista, interessato solo ai guadagni e al marketing. «Siamo fatti della stessa pasta — aggiunge — ma solo quando si parla di pastasciutta, banche, caffè, creme solari». Non è la prima volta che Sinner viene criticato per le sue scelte professionali. Dopo due anni di trionfi con la nazionale, la decisione di saltare la Davis ha scatenato un’ondata di commenti tra i tifosi. Eppure il tennista ha spiegato chiaramente di voler preservare il proprio fisico e prepararsi al meglio per la nuova stagione, con l’obiettivo di riconquistare il numero 1 del mondo nel 2026.
Una scelta legittima
Come hanno osservato diversi commentatori sportivi, tra cui Alfonso Fasano su Rivista Undici, la decisione di Sinner è «legittima e comprensibile». Il calendario del tennis professionistico è fitto, e la partecipazione alla Davis avrebbe ridotto i tempi di preparazione in vista dell’Australian Open. Il Six Kings Slam, torneo breve e di esibizione, non ha invece interferito con la programmazione. Anche Adriano Panatta ha ricordato che la Coppa Davis di oggi «non ha più il fascino di un tempo».
