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Antonia Conti trovata morta a Riccione non era stata investita, la svolta dopo 4 mesi. Il giallo sulla caduta da 25 metri

27 Ottobre 2025 - 16:04 Ugo Milano
Antonia Conti, Riccione
Antonia Conti, Riccione
La donna era stata trovata morta su un marciapiede lo scorso 11 giugno. La sterzata nelle indagini dopo l'ultima perizia

Nessun segno di frenata, nessun detrito compatibile con un impatto e nessuna vettura danneggiata ripresa dalle telecamere della zona. A distanza di oltre quattro mesi una perizia tecnica ha confermato che Antonia Conti, trovata morta a Riccione lo scorso 11 giugno, non è stata investita da un’auto pirata. Secondo il documento depositato in Procura a Rimini dagli esperti incaricati dal pm Daniele Paci, l’ingegner Orlando Omicini e il professor Mattia Strangi, le lesioni sul corpo della donna – tra cui varie escoriazioni e una profonda ferita alla schiena – non risultano compatibili con un urto da veicolo.

La pista della caduta

Già nei giorni successivi al decesso erano emersi i primi dubbi. Nessuno aveva visto un’auto sfrecciare in zona prima del rinvenimento della donna e sul luogo del presunto incidente non era rimasto nessun segno dell’impatto. Ora si fa strada un’altra pista: secondo la ricostruzione dei periti, Conti potrebbe essere precipitata da un edificio alto circa 25 metri, morendo sul colpo. Restano ignote le circostanze della caduta. Oltre all’ipotesi di un incidente, gli inquirenti non escludono il gesto volontario e nemmeno la possibilità che la donna possa essere stata spinta o indotta a buttarsi. A fronte di queste risultanze sarà la Procura a valutare se archiviare il caso o proseguire con ulteriori indagini.

Chi era Antonia Conti

Antonia Conti, 55 anni, faceva l’illustratrice anatomica e abitava non lontano dal luogo dove è stata trovata senza vita su un marciapiede. Nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del corpo in viale Galliano, il fratello e la sorella – che abitano nella stessa palazzina di Antonia, ma in appartamenti differenti – attraverso l’avvocato di fiducia Alfredo Sartini, avevano rivolto un appello a eventuali persone in grado di fornire elementi utili alla ricostruzione.

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