L’uragano Melissa semina il panico nei Caraibi. La Giamaica si prepara all’impatto: «Il più forte negli ultimi 37 anni»

L’uragano Melissa si sta abbattendo con forza crescente sui Caraibi. La tempesta, ormai classificata di categoria 5, è diretta verso la Giamaica, dove le autorità hanno ordinato la chiusura di tutti gli aeroporti e invitato la popolazione a restare in casa. Secondo il National Hurricane Center degli Stati Uniti, Melissa rappresenta una «situazione molto preoccupante». Le previsioni indicano piogge tra 50 e 75 centimetri, con punte fino a un metro di precipitazioni in due giorni e venti fino a 250 chilometri orari. Onde alte oltre i tre metri minacciano la costa meridionale dell’isola. Gli esperti hanno fatto sapere che potrebbe trattarsi della tempesta più forte degli ultimi 37 anni, dai tempi dell’uragano Gilbert del 1988.
Si teme il disastro di lunga durata
Il lento movimento del ciclone fa temere il peggio: il suo passaggio prolungato potrebbe trasformarsi in un disastro di lunga durata. Finora, si contano almeno quattro vittime tra Haiti e Repubblica Dominicana, travolte da frane e allagamenti. A Kingston, città di quasi un milione di abitanti, cresce la paura. «Non c’è posto che possa sfuggire all’ira di questa tempesta», ha dichiarato Evan Thompson, direttore del servizio meteorologico giamaicano. «Non prendete decisioni sconsiderate, restate al sicuro», ha aggiunto il ministro Daryl Vaz.
I rifugi, le squadre di soccorso e il supporto di Elon Musk
Il governo ha attivato il Centro Nazionale Operativo di Emergenza, con rifugi e squadre di soccorso pronti a intervenire. Anche la società Starlink, di Elon Musk, ha offerto supporto fornendo connessioni satellitari stabili per garantire le comunicazioni durante l’emergenza. Gli esperti avvertono che Melissa potrebbe essere la tempesta più potente dai tempi dell’uragano Gilbert del 1988, che devastò la Giamaica con venti fino a 210 km/h. Nelle prossime ore l’isola sarà messa alla prova da una forza della natura che, come avvertono i meteorologi, «potrebbe riscrivere la storia climatica dei Caraibi».
Migliaia di evacuati a Cuba
Decine di migliaia di persone sono state evacuate nella zona orientale di Cuba in previsione dell’uragano Melissa, lo riferisce il sito d’informazione statale cubano Cubadebate. A Santiago de Cuba – la seconda città più grande dell’isola – circa 120 mila persone hanno lasciato le loro case. Molte di queste sono state invitate dalle autorità governative a lasciare le proprie abitazioni nelle zone più basse, che sono soggette ad allagamenti. Tutti i trasporti pubblici nell’est dell’isola sono stati sospesi, inclusi treni, autobus e voli.
