Chi boicotta l’orale sarà bocciato (anche se arriva al 60). Via libera al nuovo esame di maturità, ecco i cambiamenti per il 2026

Con l’ultimo voto della Camera è ora legge il «decreto maturità», approvato lo scorso 9 settembre su proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Cambia ancora l’esame di quinta superiore, stavolta a partire anche dal nome: dismesso «esame di stato», riabilitato «maturità» come prima della riforma di Luigi Berlinguer. Diventa legge anche il provvedimento annunciato da Valditara in risposta ai casi delle scene mute come forma di protesta. A partire da quest’anno scolastico svolgere attivamente l’esame orale sarà obbligatorio, pena la bocciatura. La legge contiene anche altre novità per il mondo della scuola, che riguardano gite e esperienze lavorative.
Il nuovo esame orale
Da questo anno scolastico chi volontariamente farà scena muta verrà bocciato e dovrà ripetere l’anno, a prescindere dal voto e dai crediti accumulati. È la principale novità che riguarda la prova orale, dove cambiano anche le commissioni passando da 7 a 5 membri: due interni, due esterni e il presidente. Abolito il sistema dei collegamenti, che prevedeva un argomento a sorpresa da cui far partire il colloquio. Sarà il ministero, con una circolare attesa per gennaio, a scegliere le 4 materie su cui gli studenti saranno interrogati.
Gite più sicure
Con una modifica al codice degli appalti, diventa ora più discrezionale la scelta delle soluzioni di trasporto per le gite scolastiche. L’intervento introdotto con il decreto maturità, convertito in legge, permettono alle scuole di valorizzare di più la qualità del servizio rispetto al solo vantaggio economico. Tra i criteri che dovranno essere valutati in modo più stringente ci sono la presenza dei dispositivi di sicurezza a bordo, l’accessibilità agli studenti con disabilità e le competenze del conducente.
Formazione scuola-lavoro
Altro giro di nomi per le esperienze lavorative extrascolastiche, nate come alternanza scuola-lavoro, diventate Pcto e ora definite formazione scuola-lavoro. Si tratta di tutte quelle esperienze che concorrono alla formazione e all’orientamento degli studenti, sia all’interno di aziende che nel terzo settore. Ma la vera novità è contenuta in un provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei ministri, che sancisce lo stop a tutte le attività ad alto rischio.
Valditara: «Bocciato chi farà scena muta per boicottare»
«Si tratta di una svolta importante, con questa riforma ridiamo senso alla Maturità restituendo valore a un passaggio decisivo del percorso formativo delle studentesse e degli studenti, riaffermando i principi del merito, dell’impegno e della responsabilità individuale». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione ed esponente della Lega Giuseppe Valditara, commentando la conversione in legge del decreto. «Dal prossimo anno non sarà più possibile boicottare la prova orale: chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato. L’orale si concentrerà su quattro materie scelte a gennaio di ogni anno, e la valutazione finale terrà conto anche dell’impegno del candidato in attività extrascolastiche particolarmente meritorie»
